Vincenzo Mollica è un giornalista famoso e apprezzato. Domenica 5 novembre è stato ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa. In studio ha ricevuto un lungo applauso. Ha 70 anni e ha raccontato alcuni episodi della sua carriera. Ha parlato anche della cecità che lo affligge: “Come sto? Diciamo che mi arrangio”.
Mollica si definisce: “Cronista impressionista e impressionabile”. Spiega a Fazio il significato di queste parole: “Impressionista perché mi sono sempre piaciuti i pittori impressionisti. Impressionabile perché se non lo sei non puoi fare il giornalista, se non ti scuote un’emozione per quello che vedi. Tre cose mi sono state utili in questo mestiere: la curiosità, la passione e la fatica”.
Il giornalista dice di voler essere come Mr. Magoo, il cartone animato che non vedeva niente ma affrontava tutto con leggerezza. Dice: “Io vorrei avere la luce dentro di me che aveva Mr. Magoo. Quando ci sono le giornate nere, basta avere un sorriso in tasca e io quel sorriso cerco di averlo sempre. Anche in queste giornate in cui non ci vedo, un sorriso di emergenza bisogna averlo. La memoria restituisce cose fantastiche”.
Mollica ricorda anche Andrea Camilleri, lo scrittore scomparso nel 2019. Con lui ha condiviso la perdita della vista. Racconta: “Un giorno mi disse, quando stavamo perdendo la vista tutti e due: “Vincenzino vieni che ti voglio abbracciare” e io “Andrea se ci incontriamo” (ride, ndr)”. E aggiunge: “Mi disse che quando avrei perso la vista, i sogni sarebbero diventati più vividi. I colori sarebbero diventati più nitidi. Prima di dormire lui non contava le pecorelle, si ripassava i quadri. Mi disse che dopo aver perso la vista, tutti gli altri sensi tornavano in soccorso: “Io che non avevo più gusto e olfatto, mi è tornato il gusto e riconosco il sapore della pasta ‘ncasciata””.
Infine, Mollica racconta come ha conosciuto sua moglie Rosa Maria, con cui è sposato da 50 anni. Dice: “Sono debitore a Gaber. Quest’anno ho fatto 70 anni di vita, sono 50 anni che sto con mia moglie Rosa Maria e lo devo a Giorgio Gaber. Io avevo un vespino arancione, studiavo alla Cattolica dove studiava lei. Una sera c’era uno spettacolo di Gaber, ci andai con Rosa Maria e galeotto fu quel concerto. Ci siamo innamorati e da allora per 50 anni, non ci siamo più lasciati. Quando ho intervistato Giorgio gliel’ho detto: “Io e Rosa Maria ci siamo innamorati grazie alla passione per le tue canzoni”. E Giorgio mi ha detto: “Si vede che sono servite a qualcosa”.
L’intervista a Vincenzo Mollica è stata arricchita da un messaggio di Roberto Benigni. Il regista e attore ha elogiato il giornalista con parole affettuose e divertenti: “Ciao Vincenzo, che gioia essere qui con te. Sono Robertino. Ma lo sapete chi è Vincenzo Mollica? È una cosa eccezionale, una delle persone più divertenti, sensibili, quante volte l’ho strapazzato facendo le interviste, perché non si può resistere. Bisogna toccarlo, amarlo, sentirlo. È stato il giornalista più intelligente e affettuoso che io abbia conosciuto nella mia vita”.
Fonte: Fanpage
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