VIA LIBERA AL NUOVO GOVERNO Conte ottiene la fiducia anche al Senato, 169 i voti favorevoli

10 Settembre 2019 - 19:34

VIA LIBERA AL NUOVO GOVERNO Conte ottiene la fiducia anche al Senato, 169 i voti favorevoli

VIA LIBERA AL NUOVO GOVERNO Conte ottiene la fiducia anche al Senato, 169 i voti favorevoli

Entrambi i rami del Parlamento hanno dato il via libera al nuovo governo. I numeri erano più stretti rispetto a quelli della Camera, ma l’esecutivo Conte bis è riuscito a incassare la fiducia anche al Senato. Il governo giallo rosso è riuscito ampiamente a superare la soglia dei 161 voti necessari: 169 i voti favorevoli, 133 i contrari e 5 astenuti. Il nuovo governo ha ottenuto quindi due voti in meno al Senato  rispetto a quanto ottenuto 14 mesi fa dal primo esecutivo guidato da Giuseppe Conte e sostenuto da M5s e Lega: in quel caso il governo Lega-M5S ottenne invece 171 ‘sì’.

La prima chiama per il voto di fiducia al Governo Conte 2 è iniziata poco dopo le 18. A favore del governo Conte 2 le forze politiche della maggioranza M5S, Pd e Leu, mentre hanno espresso la loro contrarietà Lega, FdI e FI. Il gruppo delle Autonomie, guidato da Julia Unterberger, ha votato per la maggior parte a favore, anche se alcuni senatori si asterranno. Hanno votato la fiducia i senatori a vita Mario Monti, Liliana Segre ed Elena Cattaneo. Alla Camera, dove si è votato ieri, i sì sono stati 343, mentre 263 sono stati i voti contrari.

Nel Partito Democratico il senatore Matteo Richetti, in dissenso con il suo gruppo, si è astenuto: “Per coerenza con i valori della mia militanza – ha spiegato – non posso votare per un governo nato per convenienze e con ambiguità”. Richetti ha criticato in particolare il fatto che il nuovo governo abbia lo stesso presidente del Consiglio del precedente esecutivo: “Lei, signor presidente, ha posto la sua firma in calce a provvedimenti vergognosi”, come “i decreti sicurezza, condoni, la chiusura dei porti”. Al termine del suo intervento i senatori della Lega hanno applaudito.

Lo stesso ha fatto il senatore pentastellato Gianluigi Paragone, che in un primo momento aveva annunciato che avrebbe votato ‘no’: “La mia tentazione di votare ‘no’ è forte ma mi asterrò”, aveva annunciato durante la dichiarazione di voto.

Per quanto riguarda l’opposizione, il ‘no’ di Forza Italia è stato motivato così: “Sarà pur legittimo sul piano giuridico-costituzionale ma questo governo è certamente un abuso politico a cui noi diciamo un fermo No”, ha spiegato nel suo intervento in Aula Anna Maria Bernini, capogruppo degli Azzurri, nel corso delle dichiarazioni di voto. “14 mesi orsono – ha detto Bernini rivolta al presidente del Consiglio – l’abbiamo conosciuta come un fervente antieuropeista, molti degli esponenti del suo governo parlavano di Italexit, di minibot, ora lei si presenta in quest’aula come una vestale dell’europeismo e della centralità del Parlamento. Gli italiani hanno paura di questo abuso politico che avete realizzato, paura di un aumento delle tasse, dell’istituzione di una patrimoniale a cui probabilmente anelate. Due partiti che sono stati sconfitti stanno al governo e coloro che hanno vinto sono all’opposizione, qualcosa che l’illustre costituente, professor Mortati, certo non condivideva quando avvertiva che non ci può essere una frattura tra eletti e popolo come invece è sotto gli occhi di tutti. Vi siete accomodati dopo gli insulti reciproci e con nonchalance al banchetto delle 700 nomine che saranno fatte da qui ai prossimi mesi. Ma noi di Forza Italia resisteremo, non faremo mai un governo con il Pd e neppure con i 5Stelle”.

Il commento di Salvini su Twitter
Poco prima del risultato del voto Salvini ha pubblicato un tweet con un collage di foto che ritraggono gli ex presidenti del Consiglio Matteo Renzi e Mario Monti e l’attuale premier Giuseppe Conte: “10 settembre, giornata del tradimento”.

Fonte: http://www.fanpage.it/

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