Via libera al decreto Rilancio. Conte: Per i lavoratori 25,6 mld, 16 alle imprese. Bellanova si commuove: Lo Stato più forte del caporalato

14 Maggio 2020 - 5:18

Via libera al decreto Rilancio. Conte: Per i lavoratori 25,6 mld, 16 alle imprese. Bellanova si commuove: Lo Stato più forte del caporalato

Approvato dal Consiglio dei ministri il decreto Rilancio. Aiuti per 55 miliardi a famiglie e imprese. L’annuncio di Conte in conferenza stampa: 25,6 miliardi per i lavoratori, 15-16 per le aziende, 3,25 miliardi alla sanità, 1,4 miliardi a università e ricerca, 2 miliardi per il turismo. Tagliati 4 miliardi di tasse. Tra le misure, il taglio della rata di giugno dell’Irap, il blocco dei licenziamenti per 5 mesi. Il Rem oscilla da 400 a 800 euro a seconda del nucleo familiare, regolarizzazione per 6 mesi di braccianti, colf e badanti.

«Il decreto vale come due manovre, abbiamo impiegato il tempo necessario», sottolinea Conte. «Gettiamo le basi per la ripresa», afferma poi Gualtieri. C’è l’accordo governo-Regioni per velocizzare il pagamento della cig: procedure snellite e primo assegno direttamente dall’Inps.

«Aiutiamo famiglie e imprese», sintetizza il premier. Nel decreto, spiega, «c’è anche il reddito di emergenza per le fasce che hanno bisogno di una maggiore protezione». Il premier ha ricordato gli aiuti a fondo perduto e gli sconti fiscali: «Orientiamo l’economia ad una pronta ripartenza».

I provvedimenti approvati
Il mastodontico provvedimento (oltre 250 articoli, 55 miliardi stanziati) ha subito gli ultimi ritocchi dai dicasteri prima del formale via libera da Palazzo Chigi. Conte spiega che ha il peso di due manovre economiche, e che il Parlamento potrà comunque migliorarlo: «Sappiamo che c’era attesa, ogni ora di lavoro pesava, sapevamo che dovevamo intervenire quanto prima», dice, sostenendo di «non aver lavorato un minuto in più del necessario».

Risorse per cig e bonus autonomi

Ci sono 15-16 miliardi alle imprese, che «verranno erogati in varie forme dalle più piccole fino alla possibilità di capitalizzare le più grandi. Tagliamo in pratica 4 miliardi di tasse per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato».
Per il lavoro «ci sono 25,6 miliardi per rifinanziare cig e bonus autonomi, che sono ammortizzatori sociali e anche economici perché servono anche alle imprese per preservare efficienza produttiva. Fino a oggi abbiamo pagato l’85% delle domande cig e quasi l’80% dei bonus autonomi, per 4,6 milioni di lavoratori. Ci sono stati ritardi per la cig in deroga ma abbiamo lavorato con le Regioni, che ringrazio, per velocizzare». Il primo bonus 600 euro agli autonomi «arriverà subito perché andrà a chi ne ha già beneficiato».

Albergi e stabilimenti balneari

«Via la prima rata dell’Imu per alberghi, pensioni, stabilimenti balneari. Rinviamo tutti gli adempimenti, le ritenute Iva, contributi previdenziali fino a settembre». Per l’occupazione del suolo pubblico bar e ristoranti non pagheranno quindi la Tosap, «grazie alla collaborazione con l’Anci». Sulla regolarizzazione degli stagionali «non si è consumata una battaglia cruenta, è un provvedimento complesso, che prevedeva un’attenta valutazione».

Scuola e sanità
Un miliardo e 450 milioni in due anni saranno destinati alla scuola per programmare un rientro a settembre in sicurezza e per l’esame di maturità in presenza, sempre in sicurezza. Non solo: «C’è un importante segnale per la stabilizzazione del corpo docente: avremo 16 mila nuovi insegnanti e così arriveremo a regime a 78mila nuovi insegnanti di ruolo». Le risorse per la sanità ammontano a 3,25 miliardi. In più «istituiamo un fondo di 40 milioni per strutture semiresidenziali per persone con disabilità», ha aggiunto.

Famiglia
Rinnovati i congedi parentali per 30 giorni nel settore privato. Per le ristrutturazioni green non si spenderà un soldo.
Bonus vacanze
Corposo il pacchetto turismo nel decreto Rilancio, con un tax credit «fino a 500 euro per tutte le famiglie con Isee inferiore a 40mila euro».

Lavoratori dello spettacolo
Prvista una indennità di 600 euro a aprile e maggio per i lavoratori dello spettacolo.

L’intervento di Gualtieri
«ll Dl Rilancio – dice il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri – è un decreto imponente sia per le risorse che mette in campo, sia per gli indirizzi molto forti con cui sosteniamo famiglie, imprese, sistema sanitario. Gettiamo le basi per la ripartenza e la ripresa dell’economia».

Con questo decreto, ha sottolineato infine il premier, «facciamo in modo che le erogazioni arrivino in modo più spedito. Non ci sono sfuggiti i ritardi, vogliamo rimediare per rendere alcuni passaggi più spediti».

Bellanova si commuove
Il premier Conte ha ringraziato il ministro Bellanova per la passione nel suo lavoro. Ministro che, pochi minuti dopo, si commuove parlando della regolamentazione dei lavoratori migranti. «Voglio sottolineare un punto per me fondamentale, l’emersione dei rapporti di lavoro. Da oggi gli invisibili saranno meno invisibili». «Da oggi – dichiara – possiamo dire che lo Stato è più forte del caporalato». Poi, parlando dei provvedimenti, spiega: «Il settore agroalimentare ha una dotazione specifica: la filiera della vita è strategica e ha bisogno di essere rafforzata, per rilanciare i prodotti di eccellenza. Abbiamo destinato 1 miliardo 150 milioni a sostegno di questa filiera, settore di eccellenza che è evidente è andato in difficoltà».

Manfredi: giorno storico per l’Università
«Oggi è un giorno storico per l’Università e la Ricerca. Con il ‘Decreto Rilancio”, il governo investe circa un miliardo e 400 milioni di euro sul futuro dell’Italia», commenta a caldo il ministro dell’Università e della ricerca, Gaetano Manfredi. «Dimostrando di guardare al futuro, il presidente Conte ha accolto le mie proposte e insieme al ministro Gualtieri ha definito gli investimenti necessari per la formazione superiore e la ricerca, che oggi più di prima sono indispensabili per vincere la battaglia contro il virus e i danni che potrebbe produrre il post-virus».

Il ministro entra anche nel dettaglio delle cifre. Si tratta di un programma di ricerca da 550 milioni in due anni, di altri 550 milioni utili per rafforzare il sistema universitario e della ricerca e di 300 milioni per il diritto allo studio degli studenti delle Università e dell’Alta Formazione Artistica e Musicale. «Risorse mai investite prima in dosi così massicce, fondamentali per ridurre le tasse e aumentare le borse di studio per gli studenti, assegnare altri 4mila posti da ricercatore per università ed enti pubblici di ricerca oltre ai 1600 già deliberati, investire su un grande programma di ricerca nazionale, che rappresenta una straordinaria occasione per i nostri talenti, in Italia e all’estero».

Ora la parola passa al Parlamento. «Il testo – dice Conte – potrà essere migliorato dalla maggioranza e mi auguro anche con il contributo delle forze di opposizione». Poi ha aggiunto: «Siamo stati immersi nel dl rilancio, rapiti dalla fatica, ma da domani inizieremo a lavorare al nuovo decreto (sul contenimento del Covid-19). Dovremo annunciare le nuove misure. Proporrò ai ministri di adottare un decreto legge, sarebbe la soluzione migliore per coinvolgere il Parlamento: usciti dalla fase più acuta, possiamo anche adottare lo strumento del decreto legge».