Veronica Mazza, la Cinzia di ” Un Posto al Sole” donna guerriera nella vita

27 Novembre 2020 - 11:27

Veronica Mazza, la Cinzia di ” Un Posto al Sole” donna guerriera nella vita

L’attrice campana Veronica Mazza , è da anni tra i volti più popolari e amati di “Un posto al sole” con il personaggio di CINZIA MAIORI ma ha anche alle spalle un curriculum di grande spessore e tante interpretazioni in film molto amati. 

Veronica oltre ad essere la Vulcanica Cinzia come ti definiscono i tuoi fans sei anche una donna impegnata nelle battaglie civili?

Lo sono perché in nessun ambito sopporto soprusi e ingiustizie.

Ultimamente, oltre agli impegni familiari, è vero che sei molto attiva per il Riconoscimento professionale della categoria Attrici e Attori?

Si, faccio parte del Direttivo per creare IL REGISTRO ATTRICI E ATTORI CAMPANI e collaboro attivamente con il Direttivo del Registro Nazionale Attrici e Attori Italiani e i loro promotori Raffaele Buranelli e Karin Proja.

Da pochi mesi la richiesta del Registro Nazionale è diventato una vera e propria PDL Proposta di Legge attualmente al vaglio della Camera dei Deputati. Mentre la richiesta del Registro Campano è al vaglio della regione Camoania e l’intelocuzione è aperta e costruttiva ma adesso l’emergenza sanitaria e sociale impone l’elaborazione dei bonus emergenziali per tutti i lavoratori. E noi in Campania stiamo dando una mano per gli attori, per indivuduarli.

 

Per l’iter del Registro Nazionale sappiamo che sei stata ascoltata (da remoto) e che hai avuto l’onore di parlare a nome di migliaia di colleghi per l’approvazione di questa proposta in Legge Nazionale e quindi un domani saresti tra quelli che sono riusciti a realizzare il PRIMO Registro Nazionale ATTRICI E ATTORI ITALIANI. Non sei orgogliosa?

Non si tratta di orgoglio, ho sentito soprattutto la responsabilità a nome dei miei tanti colleghi italiani di lottare per reale necessità che ci riconosca il professionismo in Italia e tutto il rispetto che ne consegue.

 Sono sicuramente felice che mi abbiano scelto per raccontare le difficoltà ma ho provato anche vergogna a denunciare condizioni miserabili e sconosciute della nostra professione.

Eppure gli attori e le attrici  vengono considerati dal grande pubblico dei “privilegiati” con vite “scintillanti”. Ma allora non è vero?

Non sempre siamo privilegiati e scintillanti, dipende se lavoriamo e con chi lavoriamo e per quanto tempo. Sicuramente è un meraviglioso lavoro ma prima di andare in scena o su un set ci sono tante giornate (non pagate) dedicate allo studio, alla preparazione, alla memoria, al corpo, alla dizione e tanto altro. 

“Le luci” si accendono alla fine di mesi di sacrificio. 

Veronica la Camera dei Deputati ti ha ascoltato a Commissioni Riunite: Lavoro e Cultura.L’Audizione è andata in diretta sulla Web Tv della Camera dei Deputati il 3 novembre 2020 e quindi tantissimi hanno seguito l’intervento e anche dai social lei ha avuto tanti complimenti dai colleghi e addirittura bellissime testimonianze da politici. Quale l’ha emozionata di più?

 Tra tutti quella del meraviglioso scrittore e grande uomo ERRI DE LUCA

Lei ha davvero colpito tutti per passione determinazione, con eleganza è stata molto chiara incisiva. Come si preparata?

Sono mesi che studio con il Direttivo Campano leggi regionali e italiane oltreche le linee guida Europee ma fondamentalmente ho raccontato un ambiente che conosco da quando a 18 anni ho scelto di fare l’attrice.

Ma sei Diplomata all’Accademia del Teatro Bellini di Napoli e negli stessi anni si è anche laureata in quattro anni in Scienza Politiche con 110 e lode. Come ha fatto a fare tante cose insieme?

Come faccio adesso, cresco i figli, faccio la moglie…come fanno tante donne, come fanne tante persone normali, non sono eccezionale.

Adesso la mia priorità è mettere i miei studii e la mia determinazione a servizio di un lavoro, la RECITAZIONE, che mia ha reso felice e famosa e che adesso ha bisogno di me e di tanti altri attori per essere ridisegnato.

 Le leggi e nuove regole solo noi lavoratori dello spettacolo possiamo riscriverle e  non certo i datori di lavori che non hanno contribuito in 60 anni ha migliorare le nostre vite professionali, ma anzi ne hanno approfittato ampiamente.

 Eduardo De Filippo lo denunciò fin dal 1959 nella sua memorabile lettera a Paese Sera. 

Siamo in ritardo di 60 anni. La nostra campagna per il riconoscimento della nostra professionalità attraverso un Registro Nazionale e tanti Registri Regionali è un atto dovuto alle nuove generazioni che altrimenti non decideranno mai più di fare gli attori. E senza Teatro si ferma La CIVILITA’

Veronica hai definito il lavoro in Campania nell’ambito dello spettacolo dal vivo simile ad un lavoro con rapporto di “caporalato”. Davvero è cosi?

Ci sono tante società oneste e virtuose in Campania e anche tanti Teatri che rispettano regole onestamente e sono molto controllati dal Ministero ma anche tante società private gestite da gente indegna e che  perpetra da decenni conflitti di interessi approfittando di vuoti legislativi. 

Non avevo bisogno di raccontare un ambiente che respiro da ragazza, ho descritto i sacrifici inutili della mia generazione di attori. Abbiamo recitato per anni senza neanche firmare contratti collettivo nazionali prima di salire in scena, di prove mal pagate, di contributi versati al minimo sindacale, di mancanza di contrattazione sulle paghe, di enormi ritardi nei pagamenti, di nottate passate nelle macchine perché dopo gli spettacolo non ci volevano pagare gli alberghi…perché ci veniva detto che c’era la CRISI.

La verità è che era una scusa per pagarci poco e che nessuno controlla queste società e nessun ispettore del lavoro né sindacalista ha mai controllato se andavamo in scena con i contratti.

Tra di noi tanta OMERTA’ per paura di entrare nella LISTA NERA, quella degli attori che non dovevano lavorare perché troppo esigenti e “sindacali”. E quanti ne ho visto fare la fame.

Gli Attori purtroppo sono lavoratori intermittenti, ma in Francia gli attori “intermittens” sono più tutelati di voi italiani, perché?

Il termine “intermittens” francese non è traducibile in Italia, non da un punto linguistico ma da un punto di vista contrattuale.

 Anche la terminologia va usata bene, noi Attori Italiani siamo “LAVORATORI DISCONTINUI” una categoria di lavoratori che in Italia non è contemplata né tutelata adeguatamente e che non ha suo STATUS DEFINITO con una moderna regolamentazione legislativa né nazionale né regionale.

Attualmente siete davvero in tanti che vi state mobilitando? Ma credi che le cose potranno davvero migliorare ?

Noi Attori non siamo mai stati così coesi e forti come in questo momento storico e forse, strano a dirsi, è proprio durante il Lockdown che sono deflagrate tutte le nostre criticità obbligandoci finalmente al confronto. E’ sicuramente anche colpa di noi attori e delle generazioni precedenti se siamo arrivati a questo livello così basso per la categoria, non siamo stati in grado di farci ascoltare, non abbiamo trovato il coraggio  di confrontarci neanche tra noi, non ci credevamo che le cose potessero davvero cambiare e piano piano…senza accorgercene…siamo diventati INVISIBILI.

Ma il mondo è cambiato con la Rivoluzione Digitale e in un’ anno con la Pandemia si è rovesciato completamente.

Assistiamo tutti i giorni al sacrificio di milioni di medici e di operatori sanitari in tutto il mondo e tutto questo coraggio non può non  “contagiare” rendendoci più coraggiosi. Sono un esempio per tutti, lavoratori dello spettacolo o meno. Ci ricordano che Tutti dobbiamo fare la nostra parte per lasciare un mondo migliore a che verrà dopo di noi.

Io sono figlia di due medici che sono universitari al Policlinico di Napoli, mio padre era un un Cardiologio – Geriatra-Internista  (che purtroppo ci ha lasciato appena andato in pensione), si chiamava Prtofessore Felice Mazza e mia madre Dott.ssa Angela Nulli è un’Anestesista e Rianimatrice in pensione.

 Attualmente il mio unico fratello cardiologo Alfredo è esposto ogni giorno al pericolo, un uomo di 49 anni in prima linea, come tanti in uno degli ospedali della Campania. Mia madre pur avendo 75 anni mi ha comunicato di aver dato la sua disponibilità in questi giorni alla Protezione Civile e ad Emercency  perché anche se in pensione vuole dare il suo contributo in questa “assurda guerra”.

 Il coraggio nella mia famiglia non è mai mancato e non sarò certo io la prima ha tirarmi  indietro in un mondo che va migliorato sotto tanti aspetti. 

Quindi, quale sarà la vostra reazione qualora non riusciste ad ottenere i vostri diritti?

“Sicuramente, è nelle nostre intenzioni non salire su nessun palco, se dopo l’Emergenza Covid, non ci verrano garantite condizioni di lavoro più degne. Adesso il primo passo è registro, sia nazionale, sia regionale e CHIEDO A TUTTE LE ATTRICI E GLI ATTORI DI ISCRIVERSI A QUELLO NAZIONALE E CAMPANO. Nelle altre regioni so che ci sono tanti gruppi di lavoro che stanno chiedendo lo stesso registro ognuno per la propria regione. L’iscrizione è gratuita. Andare sulle pagine Facebook e rispondere a tre domande per iscriversi. Siamo già tantissimi. Uniti si vince

Quindi è vero quello che si dice Veronica Mazza definita dai fans il “Vulcano Cinzia” per l’ effervescente  briosità …allora lo è anche nella vita?

 Quando serve si. Per le giuste cause, ma in casa mia, con mio marito e miei figli sono “nu zucchere”…come si dice a Napoli!!!

Quando ha capito di voler fare l’attrice?

“Tutto è cominciato da bambina, sono cresciuta in provincia di Napoli, a Nola e frequentavo l’A.C.R Azione Cattolica Ragazzi e in Chiesa tra tante cose belle che facevamo conobbi anche il teatro. 

Quando mi scelsero per un ruolo e dopo settimane di prove andai per la prima volta in scena, sul palcoscenico capì che quello era la LUNA SU CUI VOLEVO CAMMINARE, mi sentivo libera, felice come non lo ero mai stata, ho proprio pensato allo sbarco sulla Luna in quel momento e mi sono detto “E’ proprio qui che voglio mettere la mia bandiera, questo Nuovo Mondo è mio”

   

Arriviamo a Un posto al sole, dove interpreta il personaggio di Cinzia Maiori da tantissimo tempo. Cosa le piace di lei?

Tredicianni fa anni fui scelta dalle foto e mi preparai così tanto per il provino che arriverai così simile a come  i produttori cercavano il personaggio che mi presero subito … mentre tornavo a casa…35 minuti dopo, mi  telefonarono per dirmi che il ruolo era mio. Lì pensai che quando si vuole una cosa intensamente e arriva l’occasione bisogna essere pronti per prenderla al volo. Per essere pronti bisogna studiare ogni giorno, i ballerini si allenano, noi attori dobbiamo osservare, leggere, vedere cinema, andare nei musei, stare in forma, pensare, scrivere…sembra bello e lo è ma non è semplice farlo continuamente e senza la certezza di un lavoro.farlo perché quando arriverà l’occasione bisgnba essere pronti. E a volte l’attesa è davvero estenuante. Non è un lavoro così facile come si crede, ci vuole tanta Salute e Tanta Energia e Tanta Determinazione. Non si vince sempre, tanti provini non ho superato nella mia carriera ma andare preparati è l’unico modo per dimostrare a noi stessi di aver fatto del nostro meglio.

Sicuramente ci vuole anche un pizzico di Fortuna e per UN POSTO AL SOLE e quella volta la ebbi.

Avrebbe voluto interpretare un altro ruolo nella soap?

Trovo che il ruolo di Cinzia mi sia davvero congeniale, soprattutto perché vengo dal teatro e da tante interpretazioni comiche e brillanti. Inizialmente, questa donna aveva dei tratti caratteriali senz’altro più ingenui, rispetto a quelli maliziosi che il pubblico della soap ha visto in queste ultime puntate, ma io sono abituata, in quanto attrice, a mettermi al servizio della sceneggiatura. E poi sono molto grata agli sceneggiatori e ai dialoghisti della soap che nel tempo hanno modificato il personaggio di Cinzia sulle mie corde, sulla vivacità di Veronica Mazza. 

Geppy Cucciaro nella sua striscia quotidiana satirica “Che Succ3de?” su Rai Tre ha creato un esilarante montaggio con il Presidente Conte che le cucinava le farfalle al salmone, un video che è diventato subito virale sul web, l’ha divertita?

Adoro Geppy e la sua fulminante satira. Mi sono molto divertita a stare virtualmente  “a cena con Conte” che resta il politico più bello e desiderato in Italia. Ma il divertente è venuto dal giorno dopo. I miei fans sulla mia pagina official e sul mio sito mi scrivevano “CONTESSA COME E’ ANDATO IL DOPO CENA CON IL PRESIDENTE?” e io “BENISSIMO…PENSATE CHE SONO VOLATE LE FARFALLE!!!!”