Quello che preoccupa oggi è la nuova variante Delta. Ed è per questo motivo che si è svolto un vertice tra Franco Locatelli coordinatore del Ct se il ministro della Salute con i sottosegretari
Costa e Sileri. Oggetto di discussione ,il tracciamento della variante Delta e le misure per riaprire le discoteche. In particolare, sulla variante si sta programmando un aumento del
tracciamento specifico: tra le ipotesi, un maggior numero di tamponi, attenzione ai focolai, ma anche ai singoli casi. Discoteche, quando si potrà riaprire. Il tema discoteche
sarà oggetto di una nuova riunione: se venisse confermato l’aumento delle vaccinazioni tra i giovani, si potrebbe arrivare a fissare una data, sempre nell’ambito dei primi 10 giorni di luglio.
Il tutto con regole certe, come l’utilizzo del green pass. Ad accrescere le preoccupazioni vi è poi anche il “caso Finlandia”. Il ministero della Salute ha infatti trasmesso alle Regioni una nota
di allerta, raccomandando di potenziare il sequenziamento e il contact tracing, dopo il rilevamento di focolai da variante Delta in ospedali finlandesi. Le autorità della Finlandia,
ha comunicato il ministero, riferiscono di un esteso focolaio di casi con variante Delta che ha colpito 4 strutture ospedaliere del Paese nel mese di maggio per un totale di 98 casi. Il tasso
di letalità è stato del 17,3%. Dei 98 casi, 18 operatori sanitari e 42 pazienti avevano ricevuto almeno una dose di vaccino. Analogamente, dei pazienti deceduti, il 70,6%
aveva ricevuto almeno una dose (un paziente ne aveva ricevute 2). Da qui la raccomandazione alle Regioni di applicare con rigore le misure di contenimento e di sequenziare prioritariamente, tra gli altri, i campioni di individui in arrivo da Paesi con
alta incidenza di varianti e di soggetti vaccinati che si infettano nonostante lo sviluppo dell’immunità. Figliuolo: “Continuare ad avere comportamenti corretti” Invita a non abbassare
la guardia il Commissario all’emergenza Francesco Figliuolo: “La variante Delta preoccupa, ma abbiamo fiducia nella scienza, i vaccini proteggono. Ma questo ci deve indurre
a continuare ad avere comportamenti corretti”, ha detto. Mentre il sottosegretario Sileri avverte che “i numeri della Delta in Italia sono aumentati e continueranno ad aumentare,
tenderà a sostituire anche da noi, come nel Regno Unito, la variante inglese. Il nostro compito – ha sottolineato – è rallentarne la velocità di diffusione e rafforzare il
tracciamento per limitarne i casi”. E bisogna attuare una più rapida vaccinazione con le seconde dosi. Con 2 dosi, infatti, “gli effetti clinici di questa variante sono limitati”.
Sembra confermata, dunque, l’efficacia dei vaccini: “Con il Pfizer – spiega l’immunologo e membro del Cts Sergio Abrignani – si ha buona protezione dalla variante Delta, sia di infezione
che in termini di sviluppo della malattia e morte. I vaccini funzionano”. Al momento, casi da variante Delta sono segnalati in varie Regioni italiane. In Campania, ad esempio, ad
oggi si registrano 82 infetti, di cui solo 2 in ospedale. Il 10% di questi aveva già fatto una dose di vaccino. A fronte di ciò, la Fondazione Gimbe chiede maggiore decisione nelle azioni
da promuovere: “Non è accettabile una gestione ‘attendista’ della variante Delta, contro cui – avverte – occorre subito potenziare sequenziamento e contact tracing, screening
per chi arriva dall’estero e la seconda dose in over 60 e fragili”. E sono corse ai ripari anche le autorità maltesi, che hanno deciso di anticipare la seconda dose del vaccino AstraZeneca. La
preoccupazione cresce anche negli Stati che sembravano aver superato l’emergenza, a partire da Israele dove, a fronte di un nuovo aumento dei casi, dalla prossima settimana tornerà l’obbligo della mascherina al chiuso.