È accaduto a Sorrento, i Carabinieri del nucleo radiomobile della locale compagnia hanno arrestato in flagranza per maltrattamenti in famiglia un 27enne di Vico Equense già noto
alle forze dell’ordine. L’uomo, va in caserma assieme alla compagna per chiedere un’informazione amministrativa, ma i carabinieri si accorgono di un disagio della
donna. Lo seguono e lo sorprendono a picchiarla e sputarle addosso. A questo punto scattano le manette. La coppia era partita da Vico per recarsi in caserma a Sorrento in tarda
serata. Qui ha chiesto informazioni di carattere amministrativo, una cosa veloce per poi andar via. Ma in quei momenti il carabiniere ha percepito un certo malessere da parte della
donna. La signora non era serena. Il militare ha avvisato il suo comandante. Immediatamente ha avuto inizio un servizio discreto e attento. I carabinieri, a bordo di moto civetta, hanno
infatti seguito l’auto all’interno della quale viaggiava la coppia. Li hanno seguiti fino a Sant’Agnello per poi intervenire. L’uomo, guidando, sputava e picchiava violentemente
la compagna. I carabinieri li hanno fermati e hanno bloccato il 27enne. La donna, nata nel 1995, è stata portata in ospedale, dove le sono state riscontrate delle lesioni e ne avrà per 20
giorni. Non ha voluto presentare denuncia anche se già nel 2013 aveva denunciato il compagno e lo aveva fatto arrestare per i medesimi reati. Le indagini dei militari però,
hanno consentito di ricostruire oltre a vedere con i propri occhi una vicenda familiare caratterizzata da continui maltrattamenti e questo ha permesso di arrestare l’uomo che è
stato tradotto al carcere in attesa di giudizio.Come riporta fanpage. “Ciò che è accaduto a Sorrento – commenta Valeria Valente, senatrice del Pd e presidente della
Commissione di inchiesta del Senato sul Femminicidio e la violenza di genere – ci fa comprendere quanto la giusta e sapiente attenzione da parte degli operatori della
giustizia, in questo caso i Carabinieri della locale compagnia, sia fondamentale per prevenire la violenza contro le donne ed evitare episodi con epiloghi pericolosi.
La corretta intuizione del carabiniere che aveva ascoltato una coppia, in caserma per altri motivi, ha portato a scoprire che l’uomo, poi arrestato, usa violenza contro la compagna”.
“La sensibilità e la formazione di Carabinieri e agenti di Polizia – prosegue la parlamentare – possono scoprire la violenza nascosta contro le donne e consentire interventi tempestivi.
Questo è ciò che serve: puntare sulla formazione di tutti gli operatori della giustizia, della sanità e delle istituzioni pubbliche perché sappiano riconoscere la violenza contro le
donne. E più in generale diffondere nelle università sensibilità e competenze contro la violenza, per determinare il cambiamento culturale necessario ad ottenere finalmente lo
sradicamento del fenomeno e una società basata sul rispetto di genere”. ” Tutta la rete antiviolenza e le istituzioni preposte, tutto il sistema deve diventare più accogliente, più
efficiente, maggiormente in grado di comprendere e proteggere chi deve uscire da un percorso di violenza”. “Resta l’amarezza – conclude Valente – della mancata denuncia da
parte della vittima, che pure in passato aveva denunciato il compagno. Se le donne non riescono a denunciare dobbiamo interrogarci profondamente e capire.