34 anni e origini indiane: Zohran Mamdani è, secondo molti media, il favorito alle prossime elezioni come sindaco di New York. Ma molti sono gli attacchi al candidato democratico, legati soprattutto alle sue origini e alla sua religione.
Indiano, di religione musulmana sciita, Zohran Mamdani è stato più volte attaccato sui social da utenti nonché da altri esponenti politici.
Elise Stefanik, deputata repubblicana, ha definito Mamdani un jihadista, mentre il candidato repubblicano, Curtis Sliwa, lo ha accusato di sostenere la jihad globale. Andy Ogles, repubblicano, sul social X ha affermato: “Quest’uomo è venuto in America per un solo motivo: trasformare l’America in una teocrazia islamica. Dico NO alla legge della Sharia, ed è per questo che ho presentato una tesi per far rimpatriare Mamdani in Uganda, basandomi su informazioni che ha chiaramente nascosto”. Donald Trump ha minacciato di tagliare i fondi alla città di New York, qualora Mamdani diventasse sindaco.
Pià volte Zohran Mamdani ha condannato gli attacchi, dichiarandosi fiero delle sue origini e parlando del clima di islamofobia che regna negli USA. Alle elezioni politiche del 4 novembre dovrà vedersela Andrew Cuomo, l’ex governatore dello Stato di New York che ha un passato legato a scandali sessuali.
Bernie Sanders, senatore democratico, ha dichiarato: “Zohran aveva l’un per cento nei sondaggi, ora è in testa. Questo movimento dà speranza non solo a New York, ma a tutto il mondo”. E, infatti, il candidato democratico è tanto attaccato dai repubblicani quanto amato dai democratici: un simbolo di multiculturalismo e progressismo. Nonostante, infatti, dipinto dalla destra come legato a istanze “repressive” per le sue origini, Zohran porta avanti programmi legati alla parità di genere, alla tutela dei diritti LGBTQI+ e all’integrazione.
Fonti: FanPage, Open
Fonte Foto: Wikipedia, autore: Bingjiefu He