Un uomo ha deciso di farsi giustizia da solo, picchiando un rapinatore per vendicare il figlio e la sua fidanzata.
È successo a Torpignattara, quartiere di Roma. I due ragazzi stavano passeggiando in via Filarete, quando due uomini, entrambi tossicodipendenti, si avvicinano a loro e provano a strappare la catenina d’oro che il giovane aveva sul collo. I due ragazzi oppongono resistenza, e vengono aggrediti dai due malfattori con calci e pugni.
Una volta terminato lo scontro, il giovane decide di tornare a casa e raccontare tutto l’accaduto al padre. L’uomo a quel punto non ci pensa due volte e, invece di allertare le forze dell’ordine, decide di andare a “caccia” dei due aggressori. Girando per tutto il quartiere, il figlio riesce a riconoscere uno degli aggressori. Da lì, succede che il padre del giovane vittima della rapina, comincia a picchiare fortemente e ripetutamente il tossicodipendente, riducendolo in fin di vita.
Il Messaggero ci racconta anche l’epilogo della vicenda: alcuni passanti chiedono aiuto e fortunatamente il massacro viene interrotto dall’arrivo forze dell’ordine. Il rapinatore viene trasferito in codice rosso all’ospedale San Giovanni. Prognosi di quaranta giorni e zigomo e naso rotti da dover ricostruire chirurgicamente, più altre contusioni varie.
Il padre del ragazzo è stato denunciato per lesioni gravi. Il rapinatore per tentata rapina e lesione. Insomma la vicenda vede passare dalla ragione al torto anche “la vittima”.
La faccenda si inserisce inoltre in un contesto sempre più preoccupante. Torpignattara infatti, a detta dei residenti, ha accusato un peggioramento delle condizioni di vita. La motivazione è, secondo alcuni, lo spostamento del Serd per le tossicodipendenze proprio nel quartiere. Fonte: fanpage.it