È arrivato il primo sì tecnico al riconoscimento della cucina italiana come patrimonio dell’umanità.
Proprio stamattina l’UNESCO ha reso pubblica la valutazione tecnica della candidatura: è il primo parere che verrà poi sottoposto alla decisione finale prevista per il mese di dicembre.
Infatti il comitato inergovernativo unesco si riunirà in India dall’8 al 13 dicembre per prendere la decisione definitiva. Se l’esito sarà positivo, la cucina italiana risulterà la prima al mondo a ottenere questo riconoscimento.
Pier Luigi Petrillo, professore alla Luiss Guido Carli e curatore del dossier di candidatura ha dichiarato: ‘La valutazione tecnica pubblicata oggi ci dice che il dossier è ben fatto ed è coerente con gli obiettivi dell’Unesco. Occorre però tenere conto che questo primo sì non deve creare illusioni – aggiunge l’esperto giurista – perché il Comitato intergovernativo che si riunirà in India a dicembre ha la possibilità di rivedere completamente la decisione’
L’iter ha avuto inizio nel 2003 con l’iniziativa di un comitato scientifico guidato da Massimo Montanari e sostenuta da Ministeri, università, associazioni (come Slow Food, ANCI e la Fondazione Casa Artusi) e altre realtà culturali.
“Siamo contenti di questo primo passo, speriamo in un lungo percorso, ce lo meritiamo. La cucina italiana in questo momento è la più gradita nel mondo perché è semplice ed è difficile essere semplici. La nostra cucina nasce al mercato ed è stata inventata dalle nostre nonne e bisnonne. A differenza della cucina francese che è tecnica ed è stata inventata dai ristoratori. Quindi la nostra cucina piace ed è replicabile, questo è il vero grande patrimonio” ha commentato Oscar Farinetti, fondatore di Eataly.
Fonte: Ansa
