Giornalista danese 26enne fa sesso durante un servizio in un locale per scambisti: “Persone educate e gentili più che in un qualsiasi bar”
di “mimetizzarsi” tra i protagonisti del servizio che stava realizzando al punto da fare sesso con
l’intervistato. La storia la racconta Bild. Fischer era impegnata all’interno di un club per scambisti.
Obiettivo? Capire come stavano andando le cose in questa riapertura post lockdown. Siamo a Copenaghen
e Fisher ha mandato tutto quello che ha ripreso in video sulla piattaforma radio (Radio4) e sui social, in diretta.
A un certo punto si vede proprio giornalista fare sesso con una persona: “Dalla redazione si sono accertati che stessi facendo quello che davvero volevo”, ha spiegato Fisher. Che ha aggiunto come sia stato più facile realizzare il servizio una volta ottenuta la fiducia delle persone presenti nel club. Fisher ha raccontato che la mamma ha definito il suo video “divertente” e che ha ricevuto molti commenti positivi: c’è chi sostiene che abbia tracciato una linea per un “nuovo” giornalismo, chi dice che sia stata coraggiosa e divertente. “Ho trovato persone molto più educate e gentili che in un normale bar – ha detto Fisher – e avrei potuto tranquillamente dire di no se non avessi voluto… Mi sono divertita, non è stato il sesso più bello della mia vita ma gli uomini in quel locale sono gentili, ti fanno sentire una dea”.
Chi sono gli scambisti?
Scambisti: chi sono, cosa fanno, perché lo fanno e come si inizia con lo scambio di coppia.
Gli scambisti sono persone che decidono – consapevolmente e apertamente – di andare a letto con altri partner diversi da quelli con i quali condividono un legame affettivo. Non stiamo quindi parlando di relazioni sentimentali vissute con più partner nello stesso tempo – come nel caso del poliamore – ma di una forma di tradimento consenziente che ha a che fare unicamente con la sfera sessuale.
A praticare lo scambismo è un numero considerevole di coppie (anche nel nostro Paese), alla ricerca di uno svago o di una miccia per riaccendere la passione ormai spenta dopo anni di relazione. Alcune coppie lo fanno settimanalmente, altre solo di tanto in tanto per riprendersi. Ciò che accomuna gli scambisti – a prescindere dai tempi e dalle modalità – è la stessa voglia di divertirsi sotto le lenzuola, con altri. Senza gelosie o paranoie su presunte mancanze di rispetto.
Scambisti: gioco o dipendenza?
Molte coppie iniziano questa avventura nel mondo dello scambismo per puro diletto. Cercano qualcosa che hanno perso, quell’ebrezza che il sesso ti regala quando il corpo di un altro lo conosci poco e lo devi ancora scoprire. Si inizia con il frequentare i club per scambisti per curiosità, ma c’è il rischio che la macchina non si spenga più e si finisca in una vera e propria forma di dipendenza.
Non tutte le coppie di scambisti scelgono comunque i club privé: molti giocano in casa, coinvolgendo gli amici. Immaginate una comune serata pizza e cinema che si trasforma in una piccola orgia casalinga, in cui finite a letto con la più grande fantasia della vostra vita: il marito della migliore amica. Come in ogni gioco che si rispetti, basta solo stabilire le regole all’inizio e capire se e quando è il caso di fermarsi. Lo scambismo potrebbe fare bene a una coppia ma, nel tempo, potrebbe anche distruggerla definitivamente.
Firenze, blitz anti-Covid nel locale per scambisti: multe e saracinesca abbassata
I frequentatori del locale non indossavano mascherine (sanitarie) e non rispettavano il distanziamento sociale
Qualche mascherina c’era, per carità. Ma di certo non erano quelle previste dalla legge per isolare e prevenire dal Covid. E pure il distanziamento sociale non era rispettato. Ci mancherebbe pure, in un circolo «trasgressivo», etichetta «politically correct» per definire un club per coppie scambiste. Di certo, i soci non andavano al «Royale Club Privé» di Firenze per guardarsi negli occhi a distanza di sicurezza. E così, la polizia ha avuto gioco facile a multare (400 euro) il titolare del locale e a mettere i sigilli per cinque giorni, come ordinato dal questore Filippo Santelli.
Il circolo è in periferia, poco distante dall’aeroporto. Sul sito web, la presentazione è simile a quella di molti altri locali simili. Tutto è puntato sulla libertà, sulla definizione di locale «trasgressivo, dove nulla è obbligatorio», ma anche «punto d’incontro tra coppie e singoli che vogliono assaporare emozioni, passioni e fantasie, senza limiti e limitazioni». Promesse difficili da mantenere in epoca di Covid.
Scoccata la mezzanotte, gli agenti delle Volanti hanno trasformato quella «carrozza del piacere» in una zucca. La definizione «abbigliamento informale» non rende l’idea dello spettacolo osservato dai poliziotti: le (poche) mascherine indossate non servivano certo per isolare dal virus e le distanze tra i soci erano misurabili in millimetri. Oltre a tutto questo, il locale rientra fra quelli che devono chiudere i battenti a mezzanotte. Ma a quell’ora, il divertimento era appena incominciato. Compreso uno spettacolo «bondage», con spettatori vestiti (chi più, chi meno) a tema. Appena visti gli agenti, c’è stato un fuggi-fuggi generale. Svariati soci sono riusciti a lasciare il locale senza essere identificati. Dopo il blitz della polizia, il sito web del circolo annuncia una chiusura ben più ampia di quella ordinata dal questore «In base al Dpcm del 12 ottobre, il locale resterà chiuso fino al 30 ottobre». Festa finita, tutti a casa.