Una donna e la sua bambina di 7 mesi sono ricoverate in ospedale: sospetta intossicazione da botulino

21 Giugno 2024 - 9:47

Una donna e la sua bambina di 7 mesi sono ricoverate in ospedale: sospetta intossicazione da botulino

A Trieste una bambina di soli 7 mesi e sua madre sono state ricoverate in ospedale con gravi sintomi che fanno sospettare ad una intossicazione alimentare.

Immediata la richiesta di aiuto ai sanitari e la corsa in ospedale dove entrambe sono state ricoverate dopo l’accesso in pronto soccorso. Le condizioni

più serie sono quelle della piccola che è ricoverata nel reparto di Terapia intensiva dell’ospedale triestino. L’allarme nei giorni scorsi quando la

piccola ha iniziato a star male seguita poi dalla madre. Secondo quanto riporta Il Gazzettino, il sospetto dei medici è che entrambe siano state vittime di

una intossicazione alimentare grave: un avvelenamento da botulino. Il Dipartimento di prevenzione dell’ospedale di Pordenone, che sta seguendo il

caso, ha messo sotto esame una confezione di ceci neri che mamma e figlia avrebbero consumato nelle ore precedenti ai primi sintomi. Sarebbe stata la

stessa donna a consegnare i resti del pasto alle autorità sanitarie che ora li esamineranno per confermare l’ipotesi botulino. I sintomi solitamente si

manifestano molto rapidamente, da poche ore a pochi giorni dall’ingestione della tossina. Le persone che hanno ingerito la tossina vanno incontro ad una

paralisi neurale, ovvero annebbiamento e sdoppiamento della vista, rallentamento e difficoltà di espressione, fatica ad ingerire. Ma anche secchezza

della bocca e debolezza muscolare. Il botulismo alimentare è una malattia che porta a una paralisi dei muscoli causata da una tossina prodotta

dal batterio Clostridium botulinum. Il batterio può trovarsi in cibi inscatolati o conservati, soprattutto di produzione domestica ma in

qualche caso anche i prodotti industriali. Bastano pochi nanogrammi, una dose piccolissima, per causare la malattia. Ogni anno in Italia si verificano mediamente tra i 20 e i 30 casi d’intossicazione. 1Fonte fanpage.it.