In un villino a Fregene, sul litorale a nord di Roma, una donna di 58 anni, Stefania Camboni è stata uccisa con 15 coltellate sferrate all’addome e
una profonda alla gola. Il corpo presentava anche una frattura alla testa. La donna viveva sola in una porzione di una villa, mentre in un’altra ala abitano
il figlio con la moglie. A dare l’allarme è stato proprio il figlio della 58enne, il quale ha riferito di averla trovata morta giovedì mattina quando è andato a
trovarla. Il figlio della donna e sua moglie sono stati ascoltati dai carabinieri del nucleo investigativo di Ostia. La Procura di Civitavecchia ha disposto
l’autopsia sul corpo della donna. “Conoscevamo la signora di vista, era una persona tranquilla”, hanno affermato alcuni vicini di Stefania Camboni.
“È stato uno shock apprendere la notizia della sua morte, non sappiamo ancora bene cosa sia realmente accaduto. Già poco dopo le 7 abbiamo visto aggirarsi
i carabinieri nella zona, che è abitualmente tranquilla”. A circa 200 metri di distanza dall’abitazione è stata trovata l’auto di proprietà della vittima,
apparentemente sotto sequestro e finita in una cunetta contro una grata di recinzione che appare divelta. Il finestrino del posto di guida è stato trovato aperto.
All’interno è stato rinvenuto anche un portafogli, riconducibile alla donna. Secondo gli investigatori, la 58enne litigava da tempo con
il resto della famiglia per questioni ereditarie. Il marito della vittima, Giorgio Violoni, che in passato aveva giocato a calcio con la squadra del Maccarese e
poi con le giovanili della Lazio, è morto nel 2020. Il figlio, che ha trovato il corpo della madre, è impiegato come guardia giurata all’aeroporto di Ciampino.
Con ogni probabilità la donna conosceva il suo assassino: non ci sono segni di effrazioni né di furto. La Procura ha aperto un fascicolo per omicidio. Fonte Tgcom24.
