Si terranno questa mattina alle 12, nella chiesa Santa Maria degli Angeli alle croci di Napoli.
I funerali ,del piccolo Samuele,
il bambino di 4 anni ,ucciso venerdì scorso a Napoli ,dal domestico
che l’ha preso in braccio e lo ha lasciato cadere nel vuoto.
Mentre la mamma, all’ottavo mese di gravidanza, si è recata in bagno ,
per un lieve malore.
Amici e parenti, daranno,
l’ultimo saluto al piccolo ,
nella chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci.
Come riportato dall’avvocato della famiglia Gargiulo, Domenico De Rosa,
i genitori del piccolo, confidano nell’accertamento della verità ,
da parte della Procura ,
della Repubblica di Napoli.
Ieri pomeriggio, intanto, si è svolto, nel Secondo Policlinico, l’esame autoptico, disposto dalla Procura ,
che sta indagando sull’accaduto ,
e che accusa il domestico, Mariano Cannio, di 38 anni, di omicidio volontario aggravato.
L’incidente probatorio servirà ,
a mettere chiarezza sulla dinamica ,
dei fatti su quanto accaduto ,
e all’imputabilità del domestico 38enne.
L’avvocato dell’indagato ,
ha chiesto l’accertamento ,
durante l’udienza di convalida, anticipando, di fatto, le intenzioni degli inquirenti.
L’obiettivo primario, infatti, è accertare se Mariano Cannio,
che si è detto in cura,
per una patologia psichiatrica ,
mai resa nota alla famiglia della piccola vittima, fosse capace di intendere ,e di volere ,
quando ha commesso il fatto.
Agli investigatori, durante l’interrogatorio reso in presenza dell’avvocato d’ufficio.
Cannio ha riferito, di essere affetto ,
da una patologia psichiatrica, e che ,
per questo motivo, era in cura ,
presso un centro di igiene mentale ,
della zona.
Al termine degli accertamenti ,
la salma è stata restituita ,
alla famiglia per i funerali, che saranno celebrati alle 12 oggi,
nella chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci.
A via Foria, attraverso un cartello affisso al muro, “Vietato fare foto e video per rispetto alla famiglia”,
gli abitanti chiedono ,che cali il silenzio sulla morte tragica,
del piccolo.
Un invito rivolto alla stampa,
ma anche a quei ‘curiosì ,
che in questi giorni ,hanno pubblicato, su chat , e social alcuni video.
In strada, dopo la confessione di Mariano Cannio, nessuno ha più voglia ,
di parlare.
Non c’è più la forza di commentare le dichiarazioni rilasciate dall’accusato.
L’INCIDENTE PROBATORIO
Nell’interrogatorio, dopo avere
ammesso di aver lasciato ,
cadere il bimbo nel vuoto,
ha anche affermato .
Di essere stato colto ,da un senso ,
di colpa (“mi sentivo in colpa per quello che era accaduto essendo consapevole di esserne la causa”).
Tutte dichiarazioni che hanno spinto gli inquirenti a volerci vedere chiaro sul suo stato di salute.
Al momento l’ipotesi più plausibile è l’omicidio volontario aggravato del piccolo, commesso da Canio quando la mamma era in bagno a causa di un malore.
L’incidente probatorio, dovrà fare luce anche sulla pericolosità sociale dell’indagato che, se confermata, anche in presenza dell’incapacità di intendere e di volere, potrebbe comunque portare a una misura di sicurezza personale provvisoria.
Ovviamente la capacità di intendere ,
e di volere del domestico lo condurrebbe verso un giudizio che, per la gravità dell’ipotesi accusatoria formulata, contempla anche la pena dell’ergastolo.