Sull’asfalto di via Novelli,
quando il sole inizia a calare,
restano il sangue, qualche avanzo di cibo, macchie scure, che ora,
la figlia, di Marwen Tayari ,
indica, alla donna che l’ascolta ,
e l’abbraccia.
Dev’essere una parente o un’amica di famiglia.
«Qui gli è caduta la birra»,
le spiega alla fine, di una cronaca,
si può dire surreale.
È una ragazzina di 12 anni, e descrive, scena per scena, com’è stato ucciso,
suo padre.
È anche l’ora ,in cui i carabinieri terminano , i rilievi ,e nel parcheggio, verso il viale della stazione, di Bergamo ,tornano a raggrupparsi ,
le solite facce.
«Sono tutti forestieri», sussurra il barista all’angolo.
Il quale ai tavolini , ha solo gente straniera , e si guarda bene ,
dal parlare dei problemi, di sicurezza della zona.
Problemi storici, che potrebbero,
non avere ,nulla a che vedere ,
con l’omicidio, ma che ultimamente,
si sono spostati proprio lì.
All’inizio di via Novelli, davanti al palazzo dove Tayari, 34 anni,
da 14anni a Terno d’Isola, disoccupato, e con precedenti di polizia principalmente per spaccio, ha smesso di respirare.
Era tra le braccia, della moglie Eleonora Turco, e davanti aveva ,
le due figlie, la più piccola di 2 anni, nel passeggino, e la maggiore in piedi, a registrare ogni istante.
Accusato di averlo colpito 5 volte,
con un coltellino a serramanico, è Alessandro Patelli.
Un giardiniere di 19 anni, incensurato,che abita con i genitori, proprio oltre il portone ,dove tutto,
è avvenuto.
Lavora con il padre e ha un fratello maggiore.
Il movente sarebbe racchiuso ,
in un litigio banale.
Alle 13, Patelli scende in strada.
Tayari e la famiglia, stanno bevendo,
e mangiando ,seduti sui gradini ,
davanti al suo ingresso.
Il ragazzo raggiunge lo scooter parcheggiato a due passi, ma si rende conto ,che ha dimenticato il casco.
Allora risale.
Quando torna giù, i due si urtano leggermente, il tunisino gli intima,
di fare attenzione.
Una parola tira l’altra,
finché Patelli , toglie il coltello,
di tasca , e ordina all’altro ,
di allontanarsi.
Ma l’uomo , di origine tunisina ,
lo avrebbe affrontato , e spinto a terra.
Quando il 19enne si rialza, sferra i colpi.
Tayari barcolla verso la moglie,
la bottiglia di birra, che ha tra,
le mani scivola , e lui crolla.
Mentre arrivano le ambulanze,
i carabinieri, sono già sul posto.
La caserma di Bergamo Bassa è a un civico di distanza.
E così Patelli, viene bloccato subito.
In tarda serata, il pm Paolo Mandurino, ha disposto, l’arresto in flagranza,
per omicidio volontario.
Un provvedimento firmato ,
dopo avere interrogato il ragazzo,
che nel pomeriggio ,era stato portato, in ospedale , perché in forte ,
stato di agitazione.
Assistito dall’avvocato Enrico Pelillo, ha spiegato ,che stava andando a Trescore Balneario, dove la famiglia ha un terreno, e che aveva, il coltellino con sé ,fin dall’inizio.
A suo dire lo usa per piccoli lavoretti. Avrebbe reagito perché si sentiva minacciato.
Si è infine avvalso ,della facoltà,
di non rispondere ,quando i ricordi ,
si sono fatti confusi.
Anche i suoi genitori hanno raggiunto, la caserma, chiedendo il silenzio.
«Che cosa devo dire ai giornalisti?
Mi hanno ucciso il marito, mi è morto tra le braccia».
È stato invece lo sfogo ,
di Eleonora Turco.
«Problemi di sicurezza, ce ne sono sempre stati, ma mai così , la sintesi di un 70enne, che abita in zona .
La sera ho paura a uscire.
Sono soprattutto stranieri e si fermano qui sotto a spacciare, li vediamo».
Per la giunta pd di Giorgio Gori,
è uno dei temi caldi.
«Quella di via Novelli , dichiara il sindaco , è una zona “difficile”,
spesso associata a problemi ,
di sicurezza, oggetto ,per questo,
di assidua vigilanza.
Nulla tuttavia ,può giustificare,
un atto così efferato, che fa pensare piuttosto ad un momento di follia».