Un ragazzino di 14 anni lotta in ospedale tra la vita e la morte: gli amici lo hanno torturato “per gioco”

3 Febbraio 2021 - 11:06

Un ragazzino di 14 anni lotta in ospedale tra la vita e la morte: gli amici lo hanno torturato “per gioco”

Una tragica notizia giunge dal Cilento, in Campania. Qui apprendiamo che lo scorso venerdì un ragazzino di soli 14 anni è trasportato d’urgenza in ospedale, avendo l’intestino spappolato.

La grave situazione nasce da un “gioco” di alcuni suoi coetanei: degli amici gli avevano perforato lo stomaco, sparandogli aria compressa mediante una pistola, di quelle che solitamente si usano per gonfiare le gomme delle macchine.

Il ragazzo per fortuna ora si trova in condizioni di sicurezza e i medici dichiarano che è fugato ogni pericolo per la sua vita.

Ha subito interventi chirurgici estenuanti ed anche dolorosi, ma il ragazzo è ora fuori pericolo. Le forze dell’ordine stanno mandando avanti le indagini sulla vicenda.

Il quattordicenne si trova ora ricoverato presso l’ospedale di Vallo della Lucania, in seguito a quella che è stata una vera e propria tortura che gli hanno applicato gli amici.

Un “gioco”

A sentire loro, si è trattato di un banale “scherzo”, di un “gioco” tra amici. Ma forse l’irresponsabilità si è spinta qui troppo oltre, perché il gioco questa volta ha sfiorato la morte.

Il ragazzino ha dovuto lottare per giorni tra la vita e la morte, giorni interminabili trascorsi sotto i ferri dei chirurghi.

I medici, pur dichiarandolo salvo, mantengono un prudenziale atteggiamento di cautela: il ragazzo, per il momento, ancora non può fare ritorno a casa.

La vicenda

Il tragico episodio sarebbe avvenuto dopo che il gruppo di amici (tutti fra i 12 e i 14 anni) aveva gustato una pizza tra amici a casa.

Poi, sarebbero scesi a giocare nel garage, come di consueto. A questo punto, però, i dettagli sfumano e i fatti risultano da chiarire: è compito degli inquirenti ricostruire precisamente la dinamica di svolgimento dei fatti.

Resta da chiarire soprattutto se il 14enne fosse consapevole del “gioco” (avendo dato, quindi, il suo consenso) oppure se, al contrario, gli amici abbiamo preso l’iniziativa contro la volontà della virrima.

Quello che è certo è che uno dei ragazzini afferra la pistola ad aria compressa, gli infila lo strumento nel deretano e sferra il colpo.

Il ragazzino avverte istantaneamente il dolore, forse tra le risate del gruppo. Ma, in un primo momento, non racconta nulla ai genitori.

Soltanto poche ore dopo, però, contorcendosi per il dolore fattosi insostenibile, viene trasportato d’urgenza al nosocomio.

A quel punto, rivela quanto accaduto. Seguono gli interventi complicati all’intestino e la rianimazione.

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