Un Posto al Sole, cast in rivolta per il possibile cambio d’orario. Minoli attacca: «È un suicidio. Annunziata ormai padrona di Rai3»
Spostare Un Posto al sole per lasciare spazio a Lucia Annunziati sarebbe “una follia, un suicidio“. Picchia duro Giovanni Minoli, che ai tempi della sua direzione di Rai3 lanciò la popolare soap e ne fu tra i primissimi promotori. L’ipotesi di una retrocessione della serie partenopea alle 18.30 non piace proprio al giornalista, ma nemmeno agli stessi attori protagonisti, che hanno fatto sentire la loro voce di protesta contro la possibile decisione di Viale Mazzini.
Per Minoli, che volle Un posto al Sole per rispondere alla necessità di creare un traino al Tg3 (quella infatti era l’iniziale collocazione), riportare la soap all’orario originario non avrebbe alcun senso. Ancor più se la motivazione è quella di lasciare posto alla Annunziata.
“Lei ormai è la padrona assoluta della rete, eppure il suo programma non registra gli ascolti di Un posto al sole. Non so qual è la giustificazione per questa decisione, sarebbe interessante conoscerla“
ha dichiarato il giornalista al Mattino, che ha poi rincarato la dose parlando dell’ipotesi di cambiamento del palinsesto:
“Mi pare una follia, un suicidio. Come lo sarebbe contrarre Geo di Sveva Sagramola o addirittura il mitico Blob. Hai dei prodotti di valore, storici e made in Rai, che rendono tanto, e li metti in discussione? Mah, non so che dire“.
Altrettanto furiosa la reazione di alcuni protagonisti della soap. Interpellato a margine di un incontro tenutosi ieri per festeggiare i 25 anni di “UPAS”, l’attore Patrizio Rispo – che dalla prima puntata interpreta interpreta Raffaele Giordano, il portiere di palazzo Palladini – ha parlato di “ingiustizia“.
“Invece di premiarci ci piazzano in un orario dalle tante incognite, a cui manca l’abituale zoccolo duro di persone che tornano dal lavoro. Sicuramente gli ascolti caleranno. Spostarci è da kamikaze, così come lo è minare la fidelizzazione faticosamente conquistata in 25 anni“
ha tuonato l’attore. A fargli eco, l’attrice Imma Pirone, alias la fidanzata di Alberto Palladini (l’attore Maurizio Aiello):
“Ho letto in rete e sui social la notizia, ci ha distratti dall’anniversario. Sarebbe un suicidio per la rete, gli italiani sono abituati a sedersi a tavola e a vederci, difficile cambiare. Modificare certe abitudini non è semplice, lo dico da spettatrice. Prima di esserci dentro lo seguivo da appassionata, ho aspettato oltre 20 anni per entrarci; e così ho il doppio punto di vista, sia della fan che di chi ci lavora dentro, e posso assicurare che è un errore il trasloco di orario“.
In attesa di una comunicazione ufficiale dei vertici Rai sulle sorti della soap made in Naples, proteste si sono levate anche da parte di numerosi spettatori che da anni rinnovano il loro appuntamento serale con Un Posto al Sole.
I 25 anni di Un Posto al Sole
La soap proprio oggi festeggia i 25 anni. Dal 21 ottobre 1996 sono state trasmesse 5.799 puntate per un totale di 104.382 scene girate; 17.000 attori provinati e oltre 100.000 comparse impiegate; 125 registi si sono avvicendati in 24 anni e 8 sono quelli attualmente in carica con una squadra di 35 sceneggiatori e addetti al reparto scrittura, affiancati quotidianamente da oltre 200 persone di produzione: 80 lavoratori continuativi per Fremantle e 120 per Rai.
Spostare Un Posto al sole per lasciare spazio a Lucia Annunziati sarebbe “una follia, un suicidio“. Picchia duro Giovanni Minoli, che ai tempi della sua direzione di Rai3 lanciò la popolare soap e ne fu tra i primissimi promotori. L’ipotesi di una retrocessione della serie partenopea alle 18.30 non piace proprio al giornalista, ma nemmeno agli stessi attori protagonisti, che hanno fatto sentire la loro voce di protesta contro la possibile decisione di Viale Mazzini.
Per Minoli, che volle Un posto al Sole per rispondere alla necessità di creare un traino al Tg3 (quella infatti era l’iniziale collocazione), riportare la soap all’orario originario non avrebbe alcun senso. Ancor più se la motivazione è quella di lasciare posto alla Annunziata.
“Lei ormai è la padrona assoluta della rete, eppure il suo programma non registra gli ascolti di Un posto al sole. Non so qual è la giustificazione per questa decisione, sarebbe interessante conoscerla“
ha dichiarato il giornalista al Mattino, che ha poi rincarato la dose parlando dell’ipotesi di cambiamento del palinsesto:
“Mi pare una follia, un suicidio. Come lo sarebbe contrarre Geo di Sveva Sagramola o addirittura il mitico Blob. Hai dei prodotti di valore, storici e made in Rai, che rendono tanto, e li metti in discussione? Mah, non so che dire“.
Altrettanto furiosa la reazione di alcuni protagonisti della soap. Interpellato a margine di un incontro tenutosi ieri per festeggiare i 25 anni di “UPAS”, l’attore Patrizio Rispo – che dalla prima puntata interpreta interpreta Raffaele Giordano, il portiere di palazzo Palladini – ha parlato di “ingiustizia“.
“Invece di premiarci ci piazzano in un orario dalle tante incognite, a cui manca l’abituale zoccolo duro di persone che tornano dal lavoro. Sicuramente gli ascolti caleranno. Spostarci è da kamikaze, così come lo è minare la fidelizzazione faticosamente conquistata in 25 anni“
ha tuonato l’attore. A fargli eco, l’attrice Imma Pirone, alias la fidanzata di Alberto Palladini (l’attore Maurizio Aiello):
“Ho letto in rete e sui social la notizia, ci ha distratti dall’anniversario. Sarebbe un suicidio per la rete, gli italiani sono abituati a sedersi a tavola e a vederci, difficile cambiare. Modificare certe abitudini non è semplice, lo dico da spettatrice. Prima di esserci dentro lo seguivo da appassionata, ho aspettato oltre 20 anni per entrarci; e così ho il doppio punto di vista, sia della fan che di chi ci lavora dentro, e posso assicurare che è un errore il trasloco di orario“.
In attesa di una comunicazione ufficiale dei vertici Rai sulle sorti della soap made in Naples, proteste si sono levate anche da parte di numerosi spettatori che da anni rinnovano il loro appuntamento serale con Un Posto al Sole.
I 25 anni di Un Posto al Sole
La soap proprio oggi festeggia i 25 anni. Dal 21 ottobre 1996 sono state trasmesse 5.799 puntate per un totale di 104.382 scene girate; 17.000 attori provinati e oltre 100.000 comparse impiegate; 125 registi si sono avvicendati in 24 anni e 8 sono quelli attualmente in carica con una squadra di 35 sceneggiatori e addetti al reparto scrittura, affiancati quotidianamente da oltre 200 persone di produzione: 80 lavoratori continuativi per Fremantle e 120 per Rai.