Un “decalogo” di proposte per stringere un patto a favore della next generation: i gruppi Giovani delle principali associazioni imprenditoriali e degli ordini
professionali di Unione industriali Napoli, Acen, Confapi, Confcommercio, Notai, Commercialisti, Avvocati e Ingegneri hanno presentato il loro documento ai
candidati a sindaco al Comune di Napoli, nel corso di un incontro alla Fondazione Banco di Napoli presieduta da Rossella Paliotto.
“Partiamo dalla consapevolezza che è necessario avere una vision per la nostra citta – spiega Alessandro Di Ruocco, presidente dei Giovani imprenditori
dell’Unione industriali Napoli – e dobbiamo quindi immaginare e vedere cosa sarà Napoli da qui a 30 anni. Da troppo tempo, infatti, manca una strategia integrata orientata
allo sviluppo socioeconomico e culturale di una città che mantiene il suo ruolo baricentrico nell’Europa Mediterranea e di capitale del Meridione. C’è bisogno di una
vision che guardi ai prossimi anni, mettendo al centro dell’attenzione coraggio, merito e competenze sulla scia di un cambio culturale, profondo e
trasversale, nelle modalità di approccio ai problemi e di risoluzione degli stessi.
Quindi, per poter decollare e cogliere appieno le grandi opportunità di questo
momento storico, è indispensabile accendere l’altro motore mai acceso in questi ultimi anni: l’iniziativa privata”. Solo cosí potremo costruire un futuro per la nostra
città che sia sostenibile sul piano ambientale, economico e sociale.
“Per questo – conclude il numero uno dei Giovani industriali partenopei – chiediamo ai candidati sindaco un patto con la next generation”.
Un efficace piano di sviluppo della città, nel pensiero dei Giovani imprenditori e professionisti napoletani, potrebbe essere costruito attraverso programmi di
rigenerazione urbana delle grandi aree di Bagnoli (Napoli Ovest) e Napoli Est, valorizzando ciascuna zona secondo le proprie peculiarità, del Porto o delle
periferie, anche con il potenziamento del partenariato pubblico privato. In questo senso è fondamentale pensare a un nuovo PUC, più adeguato al nuovo contesto e che
possa meglio regolamentare gli interventi per lo sviluppo della città secondo le attuali esigenze. Per realizzare tutto questo, occorre favorire il dialogo
interistituzionale fra i livelli locali decisionali. Fra gli altri interventi prioritari ci sono la viabilità, la necessaria attenzione all’ambiente e alla mobilità sostenibile.
“Siamo imprenditori, manager e professionisti che conoscono Napoli e si confrontano quotidianamente con i problemi che essa pone – continuano i giovani
imprenditori e professionisti– e abbiamo l’esperienza e la consapevolezza di chi, attraverso il lavoro quotidiano nelle nostre imprese, attività commerciali e
professionali, vive ogni giorno la complessità e le difficoltà di questa città. Ecco perché abbiamo deciso di stilare un decalogo di interventi che
riteniamo prioritari, fattibili e concretamente realizzabili anche nell’attuale contesto di difficoltà economico finanziaria del Comune”.
“Siamo consapevoli della difficoltà di amministrare una città come Napoli – aggiunge Claudio Turi, presidente dei Giovani commercialisti di Napoli – e in
questo momento più che mai occorrono il coraggio e la forza di intraprendere un percorso virtuoso che porti la nostra città ad avere il posto che merita nel panorama
internazionale. I giovani commercialisti sono pronti a dare il proprio contributo per il rilancio della città. Abbiamo tante idee di interventi a nostro avviso
indispensabili e penso, solo per fare un esempio, a quanto c’è da fare in tema di semplificazione amministrativa e digitalizzazione nei servizi per i cittadini. Per questo chiediamo un tavolo permanente di confronto con il futuro sindaco”.
“L’Aiga Napoli – conclude Francesco Gargiulo, presidente dell’associazione dei Giovani avvocati – auspica che la giovane avvocatura partenopea possa essere al
centro di un dialogo con le istituzioni della città, al fine di collaborare per mettere in campo iniziative di natura sociale, culturale ed economica in maniera da evitare la crescente fuga di giovani cervelli per mancanza di opportunità”.
IL DECALOGO DELLE PROPOSTE
EDILIZIA E URBANISTICA – Definizione dell’iter di approvazione di un nuovo PUC e delle relative tempistiche. “Operazione verità” sul patrimonio immobiliare del Comune di Napoli.
UFFICIO CONDONO EDILIZIO – Riattivazione, ripristino e potenziamento dell’Ufficio condono edilizio del Comune di Napoli.
RECOVERY FUND – Istituzione di un Assessorato comunale dedicato al monitoraggio e al controllo dei fondi previsti dal Recovery Fund.
SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA – Attivazione di un Ufficio comunale dedicato al monitoraggio dell’attuazione delle norme in materia di semplificazione amministrativa.
EFFICIENTAMENTO AMMINISTRATIVO – Analisi e successivo efficientamento dell’organico del Comune di Napoli e delle sue partecipate attraverso un programma di riqualificazione delle risorse umane.
WELFARE – Pianificazione, quantificazione e allocazione di risorse specifiche e adeguate da destinare alle politiche di welfare e al supporto dei servizi per le fasce deboli.
LEGALITA’ E SICUREZZA – Il rispetto della legalità è una “conditio sine qua non” per qualsiasi programma di sviluppo socioeconomico e culturale della città. Serve dunque un’operazione legalità per Napoli, rendendo la città sicura a partire dalle prime porte di ingresso.
PARTENARIATO PUBBLICO PRIVATO – Incentivare gli investimenti attraverso piani di Partenariato Pubblico Privato, di iniziativa sia pubblica che privata, e aprendo ove necessario e opportuno alla iniziativa privata.
DIGITALIZZAZIONE – Rafforzare i processi di digitalizzazione degli uffici destinati ai servizi per il cittadino.
TURISMO – Valorizzare la risorsa turismo con un piano strategico di promozione volto a far crescere l’incoming turistico e a favorire – nel rispetto delle norme di evidenza pubblica – la gestione da parte dei privati.