Due giorni dopo la morte della sua amata figlia Emma, vittima di un tragico incidente in bicicletta, Giuseppe Genovali, eroe in lutto, ha compiuto un gesto di grande coraggio e umanità. L’assistente al bagnante di uno stabilimento balneare in Versilia ha salvato la vita di un uomo che stava annegando sul lido di Camaiore.
Emma Genovali, 20 anni, era rimasta gravemente ferita il 18 luglio scorso, quando si era schiantata contro una moto insieme al suo fidanzato, anch’egli deceduto dopo alcuni giorni. La ragazza aveva lottato tra la vita e la morte per due mesi in ospedale a Viareggio, ma non ce l’aveva fatta. Il padre Giuseppe, pur vivendo il più grande dei dolori, non aveva mai smesso di andare a lavoro e di visitare la figlia.
Il 20 settembre, mentre si trovava sull’arenile, Giuseppe ha notato un uomo in difficoltà che stava facendo il bagno. Nonostante non fosse di turno e non avesse l’aiuto di un collega, come previsto dalle norme, ha deciso di intervenire. Con l’ausilio di due surfisti e nonostante il mare agitato, ha raggiunto l’uomo e lo ha caricato sul pattino, portandolo in salvo.
Un gesto eroico che dimostra il grande senso del dovere e la generosità di Giuseppe Genovali, in lutto, che ha salvato un bagnante nonostante il dolore per la perdita della sua figlia. Un esempio di altruismo e solidarietà che merita il rispetto e la gratitudine di tutti.
A cura di Alessia D’Avino.
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