Un deputato si collega per errore completamente nudo alla seduta della camera convocata via zoom

16 Aprile 2021 - 9:22

Un deputato si collega per errore completamente nudo alla seduta della camera convocata via zoom

In Canada, un politico locale si è inavvertitamente mostrato completamente nudo in una videochiamata con i colleghi. Ancora un incidente intimo su Zoom, un

genere di infortunio cui la pandemia ci ha ormai abituato ad assistere un pò in tutto il mondo. «Il mio video si è acceso accidentalmente mentre mi stavo cambiando

dopo avere fatto jogging, è stato un errore sfortunato che non capiterà più», si è giustificato il deputato liberale William Amos, che rappresenta il distretto di Pontiac in

Quebec. Uno screenshot dell’incidente, circolato sui social media e di cui dà notizia la Bbc, mostra il politico senza vestiti vicino a una scrivania, tra le bandiere del Quebec e del

Canada. È stato uno sfortunato errore. Il video è stato acceso accidentalmente mentre mi stavo vestendo dopo aver fatto jogging. Mi scuso sinceramente con i miei colleghi alla Camera

dei Comuni per questa distrazione involontaria. Non accadrà più”. Una spiegazione che è stata accettata come buona da alcuni parlamentari. Il collega del partito liberale, Mark Holland, si è

espresso in sostegno di Amos sottolineando quanto questi fosse “davvero mortificato”. Holland si è detto soddisfatto della spiegazione del suo collega: “Non credo ci fossero cattive

intenzioni. È stata certamente una sfortunata circostanza, ma deve essere un avvertimento per tutti. Devi davvero presumere sempre che la telecamera sia accesa e stare molto attento

ogni volta che ti avvicini a quella telecamera che tu sia vestito in modo appropriato”? Se da parte dei colleghi di partito c’è stata comprensione e anzi un pizzico di

immedesimazione – come a dire ‘poteva accadere anche a me’ – non è stato così per l’opposizione. Le scuse non sono bastate ai componenti dei partiti avversari che hanno

sollevato una serie di polemiche. Claude DeBellefeuille, un legislatore del partito federale Bloc Quebecois, ha sollevato l’incidente in una mozione d’ordine dopo il momento

riservato alle interrogazioni, puntando sul decoro parlamentare che richiede ai componenti del Parlamento di sesso maschile di seguire delle regole di comportamento anche

per quanto concerne il vestiario: indossa una giacca e cravatta, ma in questo caso anche una camicia, biancheria intima e pantaloni. C’è anche chi, come il portavoce Anthony Rota si è

affrettato a chiarire di non aver visto nulla, ma di aver controllato con i tecnici che invece hanno confermato la circostanza. Potrebbe essere «necessario ricordare ai colleghi,

soprattutto uomini, che cravatta e giacca sono obbligatorie», ha sottolineato un membro del partito canadese del Bloc Québécois.. Una circostanza che ha scatenato le ironie degli altri parlamentari.

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