Al Bar Mexico di Lutrano, frazione di Fontanelle (Treviso) nel cuore del Veneto, ogni espressione blasfema ha un prezzo: un euro di multa,
ma con una finalità nobile. L’idea nasce dalla volontà dei gestori del Bar di ridurre l’uso di un linguaggio blasfemo, particolarmente comune durante
discussioni animate, partite di calcio o dibattiti politici. I proprietari hanno affisso un cartello chiaro e diretto: “Ogni bestemmia €1.00. Il ricavato sarà
devoluto all’associazione ‘La Fonte’”. Chi infrange la regola contribuisce al fondo di beneficenza, trasformando un’imprecazione in un piccolo
gesto di generosità. In poche settimane, l’iniziativa ha permesso di raccogliere circa 200 euro, interamente devoluti all’associazione locale “La Fonte”,
che si occupa del trasporto di malati oncologici e dell’assistenza agli anziani. “La bestemmia? Qui è un po’ come mettere il punto alla fine della
frase”, ha dichiarato Marta Vedovato, una delle proprietarie del bar. “Quando li rimproveri ti guardano stupiti, con gli occhi spalancati”, dice la proprietaria
al Corriere del Veneto. Per sensibilizzare i clienti e promuovere un ambiente più rispettoso, le titolari hanno affisso un cartello ben visibile
che recita: “Ogni bestemmia €1.00. Il ricavato sarà devoluto all’associazione ‘La Fonte'”. Il Bar Mexico non è il primo locale a introdurre una
“tassa sulla bestemmia”. Un paio di anni fa, a Castello di Godego, sempre in provincia di Treviso, un bar aveva adottato un sistema simile, con una variante:
chi pronunciava tre bestemmie consecutive pagava una multa ridotta di 2,50 euro, anziché tre euro. Anche in quel caso, i fondi raccolti sostenevano cause
benefiche locali. L’esperienza di Castello di Godego ha ispirato i gestori di Fontanelle Alcuni hanno addirittura inserito l’euro nel barattolo preventivamente,
scherzando sul fatto che durante la giornata qualche imprecazione sarebbe sicuramente “scappata”. Le titolari del bar hanno invece espresso soddisfazione per i
risultati ottenuti, sottolineando come l’iniziativa abbia portato a una diminuzione delle espressioni offensive e a un ambiente più sereno e rispettoso all’interno del locale. Fonte Tgcom24.