“Un bacio di troppo”, corto scritto da Dave Given e diretto da Vincenzo Lamagna vola in alto con le selezioni
Dopo un florido percorso festivaliero, “Un bacio di Troppo” conta ben 36 selezioni nazionali e internazionali, tra cui il Social World, il Napoli Film Festival, Cortisonanti, il Premio Carpine Visciano e il BCT e vittorie di prestigio come il Sudestival, festival del cinema italiano fondato e diretto da Michele Suma che viene organizzato
dall’Associazione culturale “Sguardi” e che fa parte dal 2020 dell’AFIC – Associazione festival italiani di cinema e dell’Apulia Cinefestival Network – ACN. Coronamento di questi enormi successi, “Un bacio di troppo” ritornerà in tour con proiezioni fuori concorso inaugurato l’8 Agosto al Molise Cinema.
Pochi giorni fa durante la rassegna: Borgia Film Festival Itinerante, Gianluca di Gennaro e Vittorio Nastri hanno vinto i premi come Miglior attore e Miglior attore non protagonista.
Ad oggi il cortometraggio è stato acquistato da ShortTv, che l’ha distribuito in SVOD su Amazon IT, UK, US ed è attualmente in trattativa per la vendita in Francia.
Ha ottenuto in più la qualifica di Espressione Originale Italiana dal Ministero della Cultura.
È stato distribuito anche in televisione sul canale 86 del digitale terrestre (NapoFlix) ed è stato disponibile per un periodo su RaiCinema.
E il 26 luglio il corto ha ricevuto anche la menzione d’onore grazie “Cinema Of the World”.
La project manager Gelsomina Prositto dichiara che: “Il traguardo delle 36 selezioni è un risultato importante che è però frutto dell’alta qualità del film”.
Il corto in questione è nato da un’idea di Dave Given, classe 1984 matematico di giorno, scrittore e sceneggiatore di notte reso celebre per le sue pubblicazioni con PAV Edizioni (L’amore è un apostrofo nero tra le parole distinti e distanti, Parentesi aperta e Un cuore nel sogno).
“Un Bacio di troppo” è una delicata metafora della vulnerabilità dei sentimenti umani: una storia profonda che nasconde, sotto gli intrecci di gelosia, paranoia e sensualità, un’attenta analisi degli archetipi riscontrabili nella nostra società. Cura la regia, Vincenzo Lamagna regista e fondatore della NaNo Film, associazione culturale campana, e della sua diretta discendente la NaNo Film Production, casa di produzione cinematografica indipendente.
Il cortometraggio gira attorno a Ciro, che subito dopo aver spostato Maria scopre che quest’ultima potrebbe essere stata infedele durante l’addio al nubilato. Inizia così a mettere in dubbio le sue scelte di vita e persino la sua identità. Maria, interpretata da Fernanda Pinto (conosciuta al grande pubblico come protagonista della web factory
“Casa Surace”, attualmente promettente attrice partenopea) incarna le convenzioni sociali, quello che la società ci impone; Ciro, il protagonista, interpretato da Gianluca Di Gennaro (attore napoletano che respira l’aria del palcoscenico sin da bambino) rappresenta la crisi d’identità, il bisogno di crescere avendo il coraggio di lasciarsi alle spalle
l’immaturità della giovinezza; ed infine Fabrizio, a cui dà il volto Vittorio Nastri (giovane attore napoletano), che personifica il sentimento puro e sincero, in grado di scardinare convenzioni e limiti stabiliti.