Un amore senza fine: nonno conforta ogni giorno la moglie malata di Alzheimer

10 Aprile 2020 - 14:19

Un amore senza fine: nonno conforta ogni giorno la moglie malata di Alzheimer

Lei piange mentre lui la conforta con tenerezza. La moglie di questo dolce nonnino ha l’Alzheimer ed è ricoverata in un centro di cura; da circa tre settimane, quando a causa della pandemia la struttura ha posto fine alle visite, non possono vedersi, se non attraverso una finestra, ma lui continua a tornare da lei ogni giorno per dirle che la ama e che non deve avere paura.

Lauren e Bob sono sposati da 62 anni, vivono ad Albany, nello Stato di New York e anche ora che hanno 80 e 85 anni sono inseparabili come il primo giorno. Quando 5 anni fa Lauren ha mostrato i primi segni dell’Alzheimer, suo marito ha fatto di tutto per tenerla a casa:

“Per circa un anno”, ha raccontano una nipote della coppia, “un familiare è stato lì ogni singola notte per aiutare mio nonno, ma quando le condizioni della nonna sono peggiorate, purtroppo non abbiamo avuto altra scelta”.

Malgrado tutto, nemmeno la malattia è riuscita a dividerli; dal giorno del ricovero lui è andato a trovarla quotidianamente: “Mangia con lei e tutti gli altri residenti ogni sera, la rallegra sempre, poi di sera si assicura che sia al sicuro e a suo agio a letto prima di andare via”.

Bob è l’unico membro della famiglia che lei non abbia mai dimenticato. Alicia Barber ha deciso di pubblicare uno degli incontri dei suoi nonni, per ricordare a tutti quanto sia importante rispettare le misure di distanza sociale per preservare la salute delle persone più fragili, non rendere vani i loro sacrifici e tornare presto alla normalità:

“Per me sono l’immagine del vero amore, ed è commovente vederli insieme, così innamorati, nonostante le sfide della vita”. La prova che l’amore può superare tutte le barriere.

“Il loro era un amore simbiotico. Antonio era premuroso, eravamo felici di averle affidato Lorena, sembrava la persona giusta e anche lei ne era convinta”. Giuseppe Quaranta, fratello del padre di Lorena, non riesce a trovare una spiegazione logica per quanto accaduto nella casa di Furci Siculo (Messina) la mattina del 31 marzo, quando sua nipote è stata ammazzata dal compagno Antonio De Pace, senza una ragione.

“Mai una litigata, qualcosa che potesse essere un segnale – dice in collegamento Skype con Fanpage.it – anche Lorena pensava fosse la persona giusta, che potesse proteggerla invece l’ha portata alla morte”. “Bisogna aprire gli occhi e capire che una cosa del genere si può verificare anche in un rapporto come il loro che sembrava perfetto”. Fonte: Fanpage.