Un 47enne picchia il padre per avere i soldi per la droga droga, scatta il divieto di avvicinamento

19 Giugno 2024 - 7:55

Un 47enne picchia il padre per avere i soldi per la droga droga, scatta il divieto di avvicinamento

Un 47enne della provincia di Reggio Emilia, per avere i soldi necessari ad acquistare la droga, maltrattava il padre, lo insultava e lo picchiava. Per lui è scattato il

divieto di avvicinamento all’uomo 70enne. La misura, eseguita dai carabinieri, era stata richiesta dalla Procura da parte del gip del tribunale del

capoluogo emiliano che ha anche ottenuto la misura dell’allontanamento dalla casa di famiglia. Il 47enne dovrà dunque rispettare le prescrizioni di

mantenere una distanza di almeno due chilometri dal padre, con il quale non potrà parlare. Contro l’indagato sono scattate le accuse di maltrattamenti in

famiglia, lesioni personale, estorsione. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti

approfondimenti investigativi allo scopo di arrivare alle necessarie valutazioni riguardanti l’esercizio dell’azione penale. Quasi quotidianamente,

il 47enne chiedeva al padre denaro e lo minacciava urlandogli espressioni come “ti picchio” o “ti do fuoco”. In particolare, a dicembre lo aveva

aggredito più volte fino a farlo cadere a terra. In altri litigi, aveva sferrato all’anziano un calcio al ginocchio, per poi colpirlo alla schiena con un asse

di legno. Ancora, ad aprile gli aveva scagliato addosso una bicicletta causandogli alcune lesioni. Secondo quanto emerso nelle indagini l’uomo,

in abituale stato di alterazione dovuto all’assunzione volontaria di stupefacenti, maltrattava il padre 70enne, sottoposto a continui atti di vessazione fisica,

morale e psicologica. Il figlio lo ingiuriava, pretendendo da lui quotidianamente danaro, minacciandolo, percuotendolo e costringendolo a vivere in un

clima di terrore e di paura. La Procura ha chiesto e ottenuto la misura cautelare, che è stata eseguita dai carabinieri in seguito a tutti questi  maltrattamenti, certificati dalle indagini dei carabinieri di Fabbrico. Fonte tgcom24.