Ultras arrestati, Fedez «voleva vendere la sua bibita Boem a San Siro». Le intercettazioni: «Vi prendete una percentuale»

30 Settembre 2024 - 19:44

Ultras arrestati, Fedez «voleva vendere la sua bibita Boem a San Siro». Le intercettazioni: «Vi prendete una percentuale»

Il legame fra Fedez e gli ultras del Milan è uno degli elementi emersi nell’ambito dell’inchiesta che ha «azzerato le curve» di San Siro, con l’arresto di 18 persone da parte di Polizia e Guardia di Finanza, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Milano.

Il rapper non risulta indagato. Dall’inchiesta emerge «il rapporto tra Lucia Federico Leonardo (in arte Fedez) e Lucci Luca», capo ultrà milanista e destinatario di ordinanza in carcere, e «il gruppo di tifosi a questo facenti capo».

Dall’ordinanza del gip Domenico Santoro vengono a galla intercettazioni su una richiesta di Fedez a Lucci su un «suo intervento per avere la possibilità di somministrare» una bevanda sponsorizzata dal cantante «all’interno dello stadio Meazza».

Il rapper ha lanciato sul mercato alcuni mesi fa, insieme al collega Lazza, una bibita chiamata Boem.

«Ma se voi avete una società di consulenza o una società con la quale possiamo lavorare, ma se io vi appalto a voi la distribuzione di (nome della bevanda, ndr)? All’interno dello stadio…e vi prendete una percentuale… eh capito?», diceva intercettato Fedez, il 26 ottobre 2023, parlando con Lucci. E il capo della curva sud:

«Se vuoi mi muovo anche con l’Inter, perché lui fa anche quelli dell’Inter… quindi… io se vuoi, te le faccio mettere in entrambe le partite… va bene… per dentro lo stadio… per dentro lo stadio, non c’è problema!».

Nel dicembre scorso, poi, Fedez parlava sempre con Lucci anche «di una persona fidata» che «potesse occuparsi della sicurezza sua e della sua famiglia».

Si parla anche di incontri tra i due per «tessere preliminari accordi in ordine all’acquisizione, in società tra di loro, del locale denominato ‘Old Fashion’», nota discoteca di Milano.

In questo contesto, scrive il gip Santoro, «si inserisce una vicenda di indubbio interesse per le indagini, non certo per la presenza di Fedez quanto piuttosto perché l’episodio comprova come una frangia degli ultras del Milan si sia trasformata in una sorta di gruppo violento dedito a spedizioni punitive, anche su richiesta».

Ed è il pestaggio al personal trainer Cristiano Iovino.

L’aggressione è uno degli episodi contestati nell’accusa di associazione per delinquere ad otto ultras milanisti, tra cui il capo Luca Lucci, ma anche Christian Rosiello, bodyguard di Fedez.

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