Secondo Giorgia Meloni il reddito di cittadinanza dovrebbe andare solo a chi non è in grado di lavorare, mentre per tutti gli altri potrebbe essere tagliato.
“Chi ha tra i 18 e i 59 anni, senza minori a carico, ed è in grado di lavorare perderà l’assegno legato al reddito di cittadinanza, anche se non immediatamente. Lo manterranno, invece, gli invalidi, chi è in difficoltà, chi ha minori a carico senza avere adeguati mezzi di sostentamento”, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giovanbattista Fazzolari, ospite della trasmissione Porta a Porta. L’esponente di Fratelli d’Italia ha anche messo in chiaro che il taglio dell’assegno non sarà comunque immediato: “Ovviamente non sarà fatto immediatamente. Prima della riforma della Naspi l’assegno di disoccupazione era di 6 mesi, questo può essere un tempo congruo”, ha detto.
Per poi ribadire: “Chi non può lavorare non può essere trattato come chi può. Chi non può lavorare va tutelato anche di più di oggi. Chi può lavorare va incentivato. Per questo ridurremo la platea dei percettori del reddito di cittadinanza”.
La ministra per il Lavoro, Marina Calderone, da parte sua si è limitata per ora a sottolineare l’importanza di separare le politiche attive del lavoro dal sostegno economico per chi è al di sotto della soglia di povertà. Ad ogni modo, nulla sarebbe per ora definito e il governo sarebbe ancora alla ricerca di una sintesi.
Fonte: fanpage