Ultim’ora: zona arancione scuro. Il lockdown all’italiana che verrà deciso domani

21 Febbraio 2021 - 10:06

Ultim’ora: zona arancione scuro. Il lockdown all’italiana che verrà deciso domani

Gli esperti sono preoccupati per la variante inglese. La situazione epidemiologica in Italia, infatti, starebbe peggiorando proprio a causa delle varianti.

Soprattutto quella inglese, che determinerebbe un aggravamento della malattia, secondo l’Istituto superiore di sanità potrebbe diventare dominante.

Sono quindi ancora necessarie prudenza e cautela. Ragion per cui le regole anti contagio potrebbero presto inasprirsi per frenare la circolazione dell’infezione. Intanto da domani diverse Regioni passeranno in zona arancione. Ma non è detto che presto in tutta Italia possano essere introdotte restrizioni più severe. Vediamo quali sono le opzioni sul tavolo.

Il nuovo scenario

Lo scenario è in peggioramento. Per la terza settimana consecutiva abbiamo incremento dell’incidenza e dell’Rt. Ciò richiede misure di mitigazione e attenzione perché la circolazione di varianti, sia di quella inglese, che diventerà dominante, che di quella brasiliana, presente nel Centro Italia, e di quella sudafricana, di cui conosciamo pochi e piccoli cluster di importazione, impongono di continuare con la prudenza”,ha detto ieri il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro.

Una stretta in tutto il Paese potrebbe già arrivare dal prossimo 25 febbraio, quando dovrebbe scadere anche il divieto di spostamento tra Regioni: si potrebbe pensare a far entrare tutta Italia in zona arancione o mettere in campo un lockdown soft per qualche settimana per cercare di piegare la curva dei contagi.

La decisione finale la prenderà Draghi

Queste proposte sono state anche presentate al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al ministro della Salute, Roberto Speranza, dai governatori delle Regioni.

Il nuovo governo ha pochi giorni per decidere: entro il 25 febbraio si dovrà stabilire se prorogare i divieti alla mobilità e se mettere in campo una stretta alle norme in vigore.

Il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, avrebbe avanzato la proposta di una soluzione omogenea su tutto il territorio nazionale, almeno per qualche settimana in modo da frenare la curva dei contagi.

Secondo i governatori delle Regioni va rivisto tutto il sistema di regole anti-Covid, che pesa troppo su alcuni settori, come quello della ristorazione ad esempio.

Le chiusure e aperture di settimana in settimana confondono i cittadini e penalizzano alcune attività: si potrebbe quindi pensare a qualche settimana di zona arancione generalizzata per fermare le varianti e poi programmare la ripartenza all’unisono.

Si torna al modello natale

Il modello sarebbe allora quello delle festività natalizie: in tutta Italia varrebbero gli stessi divieti e le stesse restrizioni, che magari potrebbero essere rafforzate durante i fine settimana.

Dalla prossima settimana, intanto, saranno 8 le Regioni in zona arancione, ma non è detto che con questo andamento dei contagi a breve possano aumentare ulteriormente. Per questo il governo potrebbe decidere di giocare d’anticipo e far passare tutta Italia in zona arancione per frenare così l’avanzata delle varianti.

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