Ultim’ora: ufficiale Di Battista lascia i 5 stelle. Il partito di Grillo è ormai a pezzi

11 Febbraio 2021 - 21:06

Ultim’ora: ufficiale Di Battista lascia i 5 stelle. Il partito di Grillo è ormai a pezzi

Di Battista lascia i 5 Stelle dopo il voto di Rousseau che ha sdoganato il governo Draghi. “La mia coscienza politica non ce la fa più – spiega in una diretta Facebook – da diverso tempo non sono in accordo con alcune scelte del M5S, è più che legittimo.

Non posso far altro che farmi da parte. Da ora in poi non parlerò più a nome del Movimento 5 Stelle anche perché in questo momento il Movimento non parla a nome mio”.

“Ringrazio Beppe Grillo – dichiara poi – è lui che mi ha insegnato anche a prendere scelte controcorrente e oggi non posso far altro. Non ce la faccio ad accettare un M5S che governa con questi partiti”.

“Ho grandissimo rispetto per la decisione degli iscritti – ha aggiunto – reputo gli attivisti e coloro che votano persone raziocinanti, persone perbene che non si lasciano influenzare. Il sì ha vinto col 60%, quindi zero polemiche.

Allo stesso tempo però dico che le decisioni si devono rispettare quando si possono accettare. Anche in questo caso io le accetto ma non riesco a digerirle. La mia coscienza politica non ce la fa”.

“Mai con Forza Italia”

“Questa scelta politica di sedersi con determinati personaggi, in particolare con partiti come Forza Italia, con un governo nato essenzialmente per sistematizzare il M5S e buttare giù un presidente perbene come Conte… questa cosa non riesco proprio a superarla”.

“D’ora in poi – ha insistito Di Battista – non posso far altro che parlare a nome mio e farmi da parte. Se poi un domani la mia strada dovesse incrociarsi di nuovo con quella del M5S, vedremo: dipenderà esclusivamente da idee politiche, atteggiamenti e prese di posizione”.

Il referendum

Vince il sì a Mario Draghi. Urne online chiuse per i militanti M5s iscritti alla piattaforma Rousseau a esprimere

la propria preferenza sul governo Draghi. La votazione sul web, iniziata alle 10, si è conclusa alle 18 ma i risultati,

annuncia il Blog delle Stelle, saranno pubblicati dopo le 19. Intanto, Mario Draghi è al lavoro alla Camera dove

è arrivato nel tardo pomeriggio, dopo aver trascorso la giornata nella sede di Bankitalia. Da Giuseppe Conte

La mattinata, però, si è subito caratterizzata da un botta e risposta a distanza tra Davide Casaleggio e Vito Crimi. Il presidente dell’Associazione Rousseau ha attribuito al capo politico la paternità del quesito – nella sua formulazione – così come viene posto ai militanti sulla piattaforma. Aggiungendo: “Negli ultimi giorni ci sono state diverse istanze da molti senatori per inserire l’opzione di astensione, però parlando anche con Vito Crimi mi ha garantito che questa opzione verrà contemplata qualora dovesse vincere il no”. Casaleggio sembra alludere alla possiblità di un nuovo voto su Rousseau, o comunque alla necessità di un’ulteriore scelta.

“Qualora vincesse il no, ci sarà da stabilire se il voto” del Movimento 5 Stelle al nuovo Governo “sarà negativo o di astensione”. Ma Crimi su Facebook ha precisato: “La votazione di oggi sarà l’unica votazione sul governo. Se prevarrà il sì sosterremo il governo, se prevarrà il no non lo sosterremo”, chiarendo quindi che non esiste allo stato la possibilità di un altro voto sull’opzione dell’astensione.

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