Ultim’ora: Sputnik pericolo secondo i russi. Il governo indaga sul vaccino che avrebbe lo stesso problema di AstraZeneca

19 Aprile 2021 - 22:08

Ultim’ora: Sputnik pericolo secondo i russi. Il governo indaga sul vaccino che avrebbe lo stesso problema di AstraZeneca

Abbiamo bisogno dei vaccini anti Covid19 per tornare alla normalità, purché questi soddisfino i requisiti di efficacia e sicurezza.

Abbiamo visto, grazie alle email trafugate ai responsabili dell’EMA sul caso Pfizer, quanto sia necessario un rigoroso processo di controllo per qualunque tipo di prodotto nonostante qualunque pressione mediatica e politica, così come abbiamo visto quanto possa essere letale una pessima comunicazione sui presunti eventi associati ai vaccini.

Il prezzo della trasparenza è questo, il fatto di fornire i dati e di effettuare un sistema di farmacovigilanza pubblico ha un effetto collaterale che i russi stanno cercando di evitare con Sputnik V (Гам-КОВИД-Вак) .

Interessi particolari

Ci sono molti interessi sul prodotto di Gamaleya, sostenuto a livello statale dal Russian Direct Investment Fund (RDIF) e a livello politico prima ancora che scientifico. Molti sono i dubbi causati dalla mancanza dei dati e informazioni utili, tanto che in Italia stiamo cercando di fornirceli da soli grazie a uno studio condotto dall’Università di Ferrara attraverso 10 mila volontari dalla Repubblica di San Marino ai quali è stato somministrato il vaccino russo.

Chi ce lo dice che la prima dose non sia l’equivalente di un AstraZeneca o di un Johnson & Johnson in fatto di efficacia? Speriamo che sia così, per il bene di tutti, ma c’è ancora un’informazione che non viene affatto fornita. Abbiamo qualche dato sulle presunte “reazioni avverse”? Quanti sono i presunti decessi post vaccino in Russia? Non lo sappiamo, ma grazie a un whistleblower siamo in grado di parlare di alcuni casi associati a Sputnik V. Dobbiamo fare, però, una doverosa premessa.

Non è intenzione di questo articolo creare un altro caso AstraZeneca o Johnson & Johnson contro il vaccino Sputnik V. Lo abbiamo spiegato più volte, in tutti i modi, che per i presunti casi di trombosi associati ai due vaccini non è stato confermato un nesso causale.

Non solo, vista l’estrema rarità dei casi potrebbe essere addirittura impossibile e che ancora oggi entrambi i prodotti rispondono senza dubbio a un ottimo rapporto rischi-benefici nella lotta contro la Covid19. Teniamo a precisare, con decisione, che la mancanza di un nesso causale riguarda anche i casi associati al prodotto di Gamaleya riportati in questo articolo.

I giovani

Il primo caso riportato nei documenti diffusi dal whistleblower riguarda un giovane della regione Tver’ nato nel 1993 (27 anni). Aveva ricevuto la prima dose del vaccino lo scorso 25 febbraio 2021. Appena 15 minuti dopo la somministrazione, Vladimir aveva riscontrato problemi nella respirazione e un forte gonfiore al collo.

Una reazione allergica, secondo quanto riportato nel rapporto del Rospotrebnadzor, l’agenzia responsabile del controllo dei farmaci nella Federazione russa.

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