Dal vertice di Helsinki, Salvini ancora all’attacco del M5S. Alla domanda dei cronisti che gli chiedevano se fosse venuta meno la fiducia fra gli alleati di governo, ha risposto: «Purtroppo sì, si è persa anche a livello personale. Perché io mi sono fidato per mesi e mesi».
A chi gli ha chiesto se sia possibile ricucire, il ministro dell’Interno ha replicato: «Tutto è possibile. Speravo che dopo il voto si placassero le polemiche. In ogni caso noi siamo gli ultimi ad essere attaccati alla poltrona, se ci dovessimo rendere conto che non si riesce a lavorare».
Salvini ha poi aggiunto, parlando del premier Giuseppe Conte: «Se la sfida è su incontrare le persone, le parti sociali, va bene. Se la sfida è all’insulto allora no. Anche oggi l’intervista su un quotidiano italiano in cui si parlava di tradimenti…». A chi gli ha chiesto: «Non ha apprezzato?» Il ministro ha risposto: «No».
Intanto, quasi contemporaneamente, il vicepremier Luigi Di Maio ha riunito i capigruppo e i suoi fedelissimi, tra gli altri presenti Stefano Buffagni e Riccardo Fraccaro. Durante la riunione Di Maio avrebbe sottolineato: «Siamo stati colpiti alle spalle, le offese e le falsità dette nelle ultime 48 ore contro il M5S non hanno precedenti. Anche contro di me. Un mare di fake news solo per screditarci, quel che è accaduto è gravissimo».
Durante la stessa riunione con i capigruppo di Camera e Senato, Di Maio avrebbe inoltre detto: «Il governo per noi va avanti perché siamo responsabili e leali, ma da quello che vedo la Lega vuole tornare con Berlusconi e se è così lo dica chiaramente, lo dica agli italiani. Dica la verità a chi gli ha dato il voto».
fonte: Open