Patrick Zaki ha ricevuto la grazia presidenziale. Il ricercatore egiziano dell’Università di Bologna era stato condannato a tre anni di carcere per un articolo sui copti. Lo hanno annunciato le autorità egiziane su Facebook.
Matteo Lepore, il sindaco di Bologna, ha espresso la sua felicità per la notizia. Ha ringraziato tutti gli attivisti, Amnesty, il rettore, la professoressa Rita Monticelli e i governi italiani che hanno dialogato con l’Egitto. Ha detto di sperare di abbracciare presto Patrick e di riaverlo in città.
Anche il Senato ha accolto con gioia la grazia a Patrick Zaki. Filippo Sensi, senatore del Pd, ha interrotto i lavori dell’Aula per comunicare il risultato. Un lungo applauso ha accompagnato le sue parole. Si è associato al plauso Giulio Terzi, senatore di Fratelli d’Italia, che ha attribuito al governo il merito di un passo così decisivo.
Avevano condannato Patrick Zaki a tre anni di carcere con una sentenza inappellabile. La sentenza doveva essere formalizzata da un governatore militare. Patrick era accusato di diffondere notizie false in un articolo sulle discriminazioni ai danni dei copti, i cristiani d’Egitto.
La madre e la fidanzata di Patrick hanno assistito all’udienza a porte chiuse a Mansura. Però hanno urlato di disperazione quando hanno sentito la condanna. Hanno chiesto dove portavano il figlio e il fidanzato. Un legale di Patrick ha detto che il ricercatore era stato portato alla direzione di polizia di Mansura.
La condanna a Patrick Zaki ha scatenato due dimissioni nel Dialogo nazionale, un’iniziativa lanciata da Sisi per ascoltare una parte dell’opposizione. Hanno lasciato il Consiglio dei segretari del Dialogo Negad El Borai e Khaled Dawoud, noti oppositori. Hanno protestato contro il caso kafkiano del ricercatore.
Diaa Rashwan, il coordinatore generale del Dialogo nazionale, ha chiesto al presidente Sisi di usare i suoi poteri legali e costituzionali per liberare Patrick Zaki. Ha detto di percepire uno spirito positivo e di confidare nella volontà del presidente di creare un clima democratico.
Il presidente Sisi ha usato i suoi poteri costituzionali ed emesso un decreto presidenziale che concede la grazia a Patrick Zaki e ad altre persone. Lo ha reso noto Mohamad Abdelaziz, componente del Comitato per la grazia presidenziale egiziano. Ha detto che il decreto è una risposta all’appello del Consiglio dei segretari del Dialogo e delle forze politiche.
Fonte: Ansa