Oggi il mondo letterario piange la perdita di Michela Murgia, talentuosa scrittrice scomparsa all’età di 51 anni. L’autrice si è spenta dopo una lotta coraggiosa contro un tumore al rene in fase avanzata. Nonostante la diagnosi fosse al quarto stadio, Murgia aveva deciso di non intraprendere una battaglia contro la malattia. Aveva reso pubblica la sua condizione in un’intervista al Corriere della Sera, svelando frammenti della sua vita riservata che solo pochi intimi avevano conosciuto.
La scelta di affrontare il tumore con un’immunoterapia a base di biofarmaci ha catturato l’attenzione. Questa terapia non mira a debellare il male, bensì a stimolare il sistema immunitario per guadagnare prezioso tempo. “Mesi, forse molti”, aveva spiegato l’autrice. Nel 2014, Michela Murgia aveva già superato un primo tumore, dimostrando la sua forza e resilienza.
Per il suo ultimo libro, “Tre ciotole”, edito da Mondadori, emerge il suo spirito combattivo. Nel primo racconto, una donna affronta la diagnosi di un tumore, chiaramente ispirato alla sua esperienza personale. Il legame autobiografico è rafforzato dal suo interesse per la lingua coreana, che aveva coltivato grazie alla passione per i BTS, celebre band sudcoreana. L’attenzione per la sua passione l’aveva portata a immergersi nella comunità degli ARMY, i fan del gruppo.
La decisione di non sottoporsi a un intervento chirurgico derivava dalla consapevolezza che le metastasi avevano già invaso il suo corpo, incluso il cervello e le ossa. Murgia affrontava la malattia con una prospettiva unica, considerando il cancro come parte integrante della sua complessità. La scrittrice si rifiutava di considerare il tumore un nemico da sconfiggere, ma piuttosto un compagno di viaggio nella sua straordinaria esistenza. Con eloquenza dichiarava: “Non posso e non voglio fare guerra al mio corpo, a me stessa. Il tumore è uno dei prezzi che puoi pagare per essere speciale. Non lo chiamerei mai il maledetto, o l’alieno”.
Lascia un’eredità di saggezza e coraggio, Michela Murgia, una scrittrice che ha affrontato la vita e la morte con una prospettiva unica. Il suo spirito vibrante e la sua autenticità resteranno impressi nelle sue opere e nel cuore di chiunque sia stato ispirato dalla sua straordinaria visione della vita.
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