Ultim’ora: Manfredi rifiuta l’offerta ” Non voglio fare il sindaco ” ora in Pole c’è Enzo Amendola

18 Maggio 2021 - 18:40

Ultim’ora: Manfredi rifiuta l’offerta ” Non voglio fare il sindaco ” ora in Pole c’è Enzo Amendola

Il no di Gaetano Manfredi è articolato e motivato. In una lettera spiega i motivi di una rinuncia che gli è pesata. Dal mancato sostegno dell’intera coalizione, all’incertezza sul provvedimento salva bilanci, necessario per mettere in sicurezza i servizi, quasi inesistenti, in città e in prospettiva per poter gestire i fondi in arrivo dall’Europa.

«La capacità di spesa corrente è azzerata. Siamo, di fatto, in dissesto. Un dissesto che dovrà essere dichiarato o dal sindaco Luigi de Magistris entro qualche giorno o dal nuovo sindaco a fine anno. Sarei felicissimo se venissi smentito su questi dati drammatici, ma temo che saranno confermati.

La conseguenza è che, in queste condizioni della città, al sindaco si potrebbe sostituire un commissario liquidatore», scrive e lancia un patto per Napoli: «Un Patto fra tutti coloro che vogliono bene a Napoli: imprenditori, civici, rappresentanti delle associazioni e del mondo del lavoro. Perché i soldi da soli non bastano, sono soltanto una precondizione».

Poi chiude: «In questo quadro rinnovato, confermo quanto ho sempre detto: ognuno deve fare la sua parte. Ma al momento la mia disponibilità, in queste condizioni, sarebbe inutile perché non potrei fare quello che credo si debba fare: rispondere concretamente alle aspettative dei napoletani».

Inutile dire che da ieri, giorno del «patto del caffé» stretto tra Pd e i 5 Stelle in un bar posillipino, al Nazareno più d’uno aveva tirato un sospiro di sollievo. La partita si pensava chiusa.

Mancava la ciliegina sulla torta, ovvero il sì dell’ex rettore. Invece è successo proprio il contrario. E allora in questi minuti è un altro cellulare ad essere intasato.

Quello del sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Enzo Amendola. Da sempre nella terna con Manfredi e Roberto Fico. Da sempre meno osteggiato del presidente della Camera dall’ingombrante Vincenzo De Luca. Che sull’accordo ha ironizzato: «Il patto al bar? Vuol dire che vi offrirò un aperitivo».

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