Ultim’ora: Lockdown dal 25 febbraio. Italia verso restrizioni maggiori

20 Febbraio 2021 - 17:19

Ultim’ora: Lockdown dal 25 febbraio. Italia verso restrizioni maggiori

stata chiamata) in un lockdown soft (non come quello del marzo scorso) per qualche settimana allo scopo di fermare l’avanzata delle varianti e la ripresa dell’epidemia di coronavirus con la terza ondata: è questa la proposta più importante che il governo di Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza dovranno valutare per prendere una decisione entro il 25 febbraio, data in cui verrà anche prorogato lo stop agli spostamenti tra regioni con un decreto legge.

Tutta Italia in zona arancione scuro: i tre piani per il lockdown nazionale soft (dal 25 febbraio?)

Il piano per portare tutta l’Italia in zona arancione scuro è stato anticipato ieri dal presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini. ”

Secondo Bonaccini il sistema dei colori “ha avuto una sua validità nei mesi precedenti. Ho l’impressione – sostiene Bonaccini che non l’arrivo delle varianti (Covid-19, ndr) vada fatta una valutazione diversa. Si rischia un saliscendi che dà preoccupazione. Siccome le varianti circolano in tutta Italia, anche nelle regioni in giallo i parametri stanno peggiorando, credo sarebbe il caso nelle prossime ore o giorni di trovarci tra governo e Regioni”. 

Secondo il Corriere della Sera il piano di Bonaccini prevede di modificare ampiamente il sistema di divisione per fasce e dovrebbe trasformarsi in un documento da presentare al presidente del consiglio Mario Draghi, al ministro della Salute Roberto Speranza e alla responsabile degli Affari Regionali Mariastella Gelmini.

La proposta della zona arancione per qualche settimana allo scopo di arginare le varianti prevede che si cambi il sistema delle aperture e delle chiusure che disorientano i cittadini e penalizzano i titolari degli esercizi commerciali. Oggi alle 17 ci sarà una riunione dei governatori per discutere la proposta. 

L’ordine del giorno è questo: “Valutazione dell’attuale sistema di regole per la gestione e il contenimento della pandemia in vista dell’adozione del prossimo Dpcm”. Il rischio è che in un paio di settimane le varianti portino a crescite del 50% nella curva dei contagi e che poi non basti nemmeno il lockdown soft immaginato oggi. 

Proposte delle regioni

La Stampa spiega che la proposta del governatore Bonaccini prevede di sospendere per un po’ l’altalena dei colori per tingere l’Italia tutta d’arancione nei giorni feriali, “e di arancio scuro” nei weekend, dice, pensando al rafforzamento delle misure anti-assembramenti.

Il governatore lombardo Fontana approva: “Lo dico da tempo”. Stessa cosa fa il toscano Giani, ma il semi-lockdown di due, tre settimane piace anche a Zingaretti, De Luca e Cirio.

Tre progetti di lavoro sulle restrizioni da varare subito. Forse già prima del 25 febbraio, quando scade il decreto che vieta lo spostamento tra regioni gialle.

Anche l’agenzia di stampa ANSA, scrive che il presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini, rilanciando una vecchia battaglia del governatore campano Vincenzo De Luca, ha incassato l’appoggio di Toscana e Lombardia e la contrarietà della Liguria e ha annunciato di aver già chiesto ai ministri Speranza e Gelmini di valutare “restrizioni omogenee” per “respingere questa nuova ondata”.

In sostanza, misure da zona arancione (“non un lockdown come a marzo”) uguali in tutto il Paese. Anche il governatore del Veneto sembra rassegnato: “Qui abbiamo 17 varianti e quella inglese pesa per il 17% – osserva – dobbiamo prendere atto che siamo l’unico Paese che ha fatto il lockdown solo in primavera.

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