Ultim’ora Italia. Donna di 44 anni investita e uccisa da un furgone. Stava andando al lavoro
Ancora una tragedia della strada e ancora una volta ad avere la peggio è un pedone: questa mattina all’alba alle porte di Beinette, lungo la strada provinciale che da Cuneo conduce a Mondovì, una donna che stava probabilmente recandosi al lavoro è stata investita e uccisa da un furgone. La vittima aveva 44 anni. È accaduto poco dopo le 7, quando non era ancora sorto il sole.
La donna stava camminando sul ciglio della strada quando è stata investita dal veicolo davanti al pub Jocasta, nel territorio ancora del Comune di Peveragno. Un’ambulanza del 118 si è immediatamente recata sul posto e ha provato a rianimare la 44enne ma i tentativi si sono rivelati inutili e i sanitari hanno potuto solo constatarne il decesso. I carabinieri stanno ricostruendo la dinamica per capire quale possa essere la causa dell’investimento. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco. Per rimuovere l’auto ed effettuare i rilievi la provinciale è stata temporaneamente al traffico, creando code lungo uno degli assi d’ingresso per Cuneo.
Quasi due pedoni al giorno uccisi nel 2018
L’incidente di stamattina nel cuneese conferma gli elevati rischi che corrono quotidianamente i pedoni in Italia. Quasi due al giorno sono stati uccisi nel 2018 sulle strade, un numero impressionante che, come se non bastasse, è in crescita rispetto al 2017.
A rivelarlo un rapporto dell’Istat, secondo cui ogni anno circa 21mila persone vengono investite da auto, camion e altri mezzi a motore. Nel 2018 le vittime sono state 612.
La colpa è il più delle volte della distrazione degli automobilisti. Giordano Biserni, presidente dell’Asaps, l’associazione che da vent’anni si occupa di sicurezza sulle strade, ha commentato: “Di tutte le vittime della strada, una su 5 nel 2018 era un pedone. Perché accade? Perché siamo un Paese in cui manca il rispetto delle regole e dei passanti, visti come un nemico che fa rallentare il percorso. Qui non ci sono abbastanza vigilanza e controlli e troppi stanno al cellulare”.
(Fanpage)