Un violento terremoto di magnitudo 7.7 ha colpito il Myanmar alle 12:50 locali, con epicentro a 16 km a nord-ovest di Saigang. L’istituto geosismico statunitense Usgs conferma che una scossa di assestamento di magnitudo 6.4 ha seguito il sisma principale dopo 12 minuti. Inizialmente, non sono stati segnalati danni o vittime dirette.
Tuttavia, le ripercussioni si sono fatte sentire con forza in Thailandia. A Bangkok, un grattacielo in costruzione nella zona di Chatuchak è crollato, intrappolando almeno 43 operai sotto le macerie. Video virali mostrano l’edificio dissolversi in una nuvola di polvere, mentre la gente scappa urlando. Di conseguenza, autorità locali hanno evacuato tutti gli uffici e i negozi della capitale.
Nel frattempo, il primo ministro thailandese Paetongtarn Shinawatra ha dichiarato lo stato di emergenza a Bangkok, interrompendo una visita a Phuket per una riunione urgente. Parallelamente, residenti come Duangjai a Chiang Mai descrivono il panico: “Stavo dormendo, sono corso fuori in pigiama il più rapidamente possibile”.
Infine, le scosse sono state avvertite anche in Cina (provincia dello Yunnan) e in India. Nonostante la frequenza dei terremoti in Myanmar, dovuta alla faglia di Sagaing, il sisma del 2016 a Bagan (magnitudo 6.8) resta un precedente allarmante, con templi antichi distrutti e tre morti.
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