Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4, è stata avvertita davanti alla costa Ovest vicino Lamezia Terme. Fortunatamente non ci sono stati danni. Poche ore prima, un terremoto era stato registrato a Zocca, in Emilia Romagna.
Una scossa di terremoto di magnitudo 4.4 è stata registrata alle 7:30 davanti alla costa ovest della Calabria. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha
avuto ipocentro a circa 200 km di profondità ed epicentro a 58 km da Lamezia Terme (Catanzaro). Non si segnalano danni a persone o cose. Un’altra scossa di terremoto di magnitudo 3.3 era stata registrata
alle 5:49 tra le province di Modena e Bologna. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 26 km di profondità ed epicentro a 4 km da Zocca (Modena) e a 6 da Castel d’Aiano (Bologna).
Anche in questo caso, non si segnalano danni a persone o cose.I terremoti sono dei movimenti sussultori della crosta terrestre. Accadono perché la crosta è divisa in placche, che si sono fratturate per
effetto del forte calore proveniente dal mantello. I movimenti di convezione che tirano su delle correnti di magma fanno si che in pratica i continenti siano come delle gigantesche zattere.
L’Italia, sfortunatamente, si trova al confine tra due di queste grandi zattere, in una linea che coincide anche con il Mar Egeo Istanbul e prosegue fino ad arrivare all’Himalaya e al Nepal.
La placca africana, che spinge l’Italia dentro l’Europa ha una sorta di saliente che ingloba la Sicilia e tutta la dorsale appenninica notoriamente soggetta a sismi, fin sulle Alpi, escludendo di fatto solo
la Val d’Aosta, parte del Piemonte occidentale e tutta la Sardegna, considerata la zona meno sismica del nostro paese. La pericolosità sismica del nostro paese varia da zona a zona, ma naturalmente è proprio la
dorsale appenninica a essere quella più coinvolta, con una linea curva che sale dalla Sicilia sud-orientale risalendo per Messina, Reggio, la Calabria, la Campania con l’Irpinia, l’Abruzzo,
l’Umbria e le Marche (tutte zone interessate dai terremoti più recenti e tragici) fino ad arrivare all’Emilia-Romagna, lambendo la Toscana. Una zona notoriamente sismica, oltrepassata la pianura padana, è quella relativa al Friuli Venezia Giulia.