Ultim’ora: forte lite tra De Luca e Arcuri sui vaccini. La litigata è avvenuta sotto gli occhi di tutti i presidenti delle altre regioni.

23 Gennaio 2021 - 21:31

Ultim’ora: forte lite tra De Luca e Arcuri sui vaccini. La litigata è avvenuta sotto gli occhi di tutti i presidenti delle altre regioni.

Il tema della distribuzione dei vaccini anti Covid-19 è diventato motivo di scontro tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il commissario per l’emergenza Coronavirus, Domenico Arcuri, durante il vertice che si è tenuto oggi, in modalità a distanza, tra le Regioni e il governo, convocato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.

Il governatore campano ha ribadito quanto già detto ieri durante la consueta diretta Facebook del venerdì, ovvero che ci sarebbe una “sperequazione” rispetto alla distribuzione dei vaccini previsti dal piano nazionale in Campania.

DE Luca Vs Arcuri

De Luca ha ribadito ieri che la distribuzione andrebbe fatta in base al numero di abitanti della regione, cosa che al momento non è ancora avvenuta. Ad Arcuri non è andata giù questa considerazione del presidente De Luca e, da quanto si apprende, si sarebbe adirato e replicato in maniera dura. Arcuri ha dunque rimandato al mittente le accuse, anche se pare che i toni siano comunque “restati civili”.

Un diverbio sul tema della distribuzione dei vaccini è sorto tra il commissario straordinario all’emergenza coronavirus Domenico Arcuri e il presidente della Regione Campania Vincenzo DE Luca, nel corso del vertice con le Regioni convocato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia e svolto oggi in videoconferenza.

DE LUCA, secondo quanto si apprende, avrebbe ribadito con forza la sua posizione in merito al piano di distribuzione dei vaccini anti Covid-19, sottolineando quella che ha definito “sperequazione” ai danni della Campania. Un’esternazione, quella del governatore campano, che avrebbe spinto il commissario a rispondere a tono, respingendo le accuse.

DE LUCA ha già espresso più volte posizioni critiche in merito al piano di distribuzione dei vaccini, arrivando a parlare di “mercato nero” e minacciando di chiederne l’invalidazione durante la sua consueta diretta Facebook del venerdì pomeriggio.

La risposta di Arcuri

Al momento da Astrazeneca, se approvato da Ema, avremo non gli 8 milioni di dosi di vaccino anti covid-19 assicurati in precedenza ma 3.4 entro fine marzo”, lo ha detto a quanto si apprende, il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri nel corso della riunione con le Regioni convocato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia.

L’Italia fa causa

Lunedì l’Avvocatura avrà terminato gli approfondimenti e potremo procedere contro Pfizer”, così – a a quanto si apprende – il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri nel corso della riunione con le Regioni convocato dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, ha ribadito l’intenzione di procedere contro l’azienda per il taglio della fornitura del vaccino per il Covid-19.

Arcuri ha spiegato che si procederà su diversi canali: “Diffida per inadempimento sul territorio nazionale, esposto per potenziale danno alla salute presso una procura italiana”, e “con una richiesta al foro di Bruxelles per inadempimento per conto del governo italiano e delle regioni”

Cosa succederà quando i vaccini prenderanno piede?

Tra gli innumerevoli vantaggi portati dal vaccino anti Covid, ce n’è uno che interessa particolarmente le economie del Sud dell’Europa: la ripartenza della stagione turistica.

Nei giorni in cui gli Stati membri fanno i conti con i ritardi di Pfizer – uno dei due sieri approvati dall’Ema – e ora di AstraZeneca tra i banchi dell’Ue è iniziata a girare l’ipotesi di un “passaporto digitale vaccinale”. Si tratterebbe di un passepartout tecnologico che consentirebbe alle persone vaccinate di aggirare i divieti e godersi le proprie vacanze. Contribuendo, al contempo, a risollevare il mercato turistico.

  •