ULTIM’ORA: È stato scarcerato Moses Omogo Chidiebere, il 43enne accusato, insieme alla moglie, Rosa Vespa di aver rapito una neonata 

24 Gennaio 2025 - 15:10

ULTIM’ORA: È stato scarcerato Moses Omogo Chidiebere, il 43enne accusato, insieme alla moglie, Rosa Vespa di aver rapito una neonata 

“Ero convinto fosse mio figlio”: scarcerato il marito della donna che ha rapito la neonata a Cosenza.

Il 41enne senegalese è stato ascoltato dal gip nel carcere di Cosenza insieme alla moglie Rosa Vespa.

La donna si è assunta completamente la responsabilità degli eventi avvenuti nella clinica privata locale lo scorso 21 gennaio. Al termine dell’interrogatorio, l’uomo è stato scarcerato.

La donna si è assunta completamente la responsabilità dell’accaduto, mentre il marito ha insistito di non averne mai saputo nulla e di essere stato convinto, fino all’arrivo delle forze dell’ordine, che il bambino rapito fosse realmente suo.

L’interrogatorio della coppia, accusata di sequestro di persona, si è protratto per circa tre ore nel carcere di Cosenza.

Successivamente è arrivata la decisione del gip  sulla convalida degli arresti.

Le indagini sul rapimento della neonata a Cosenza

Gli inquirenti, nel frattempo, stanno conducendo tutti gli accertamenti per chiarire ogni dettaglio dell’episodio, in particolare il coinvolgimento della donna.

Stando ad alcune dichiarazioni raccolte da amici e parenti della coppia, Vespa avrebbe finto una gravidanza per nove mesi, fino ad annunciare sui social, l’8 gennaio scorso, la nascita di ‘Ansel’.

Ai familiari, in quel periodo, avrebbe raccontato di essersi recata da sola a partorire a causa della presenza di casi Covid nella struttura sanitaria e, in seguito, che il neonato era rimasto sotto osservazione per ulteriori controlli.

Per quanto riguarda il marito, quando gli agenti sono arrivati nel suo appartamento, durante una festa organizzata per accogliere ‘Ansel’, il 41enne si è mostrato stupito per l’accaduto e avrebbe dichiarato di non essere a conoscenza del fatto che, dentro la tutina azzurra, non ci fosse il suo bambino, bensì Sofia, la neonata rapita poco prima dalla clinica Sacro Cuore.