ULTIM’ORA Crisi di governo, la Lega presenta la mozione di sfiducia a Giuseppe Conte

9 Agosto 2019 - 11:36

ULTIM’ORA Crisi di governo, la Lega presenta la mozione di sfiducia a Giuseppe Conte

ULTIM’ORA Crisi di governo, la Lega presenta la mozione di sfiducia a Giuseppe Conte

La Lega ha presentato in Senato la mozione di sfiducia al Governo Conte. A questo punto, la parlamentarizzazione della crisi è un dato di fatto e la palla passa alla Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, che dovrà calendarizzare la mozione presentata dai senatori della Lega, probabilmente nei primi giorni della prossima settimana. I numeri a Palazzo Madama sono sfavorevoli all’attuale Presidente del Consiglio, che già aveva incassato una fiducia risicatissima sul decreto sicurezza bis, quando i sì erano stati 160 (dunque non la maggioranza assoluta dei senatori).

Cosa succede ora: convocazione Camere e crisi di governo portata in Parlamento

L’accelerazione della crisi di governo impressa da Matteo Salvini nelle ultime ore sembra ormai avere uno sviluppo ben definito. La crisi sarà portata in Parlamento, come chiesto anche dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha nuovamente smentito la voci sulle sue dimissioni in seguito al venir meno del rapporto fiduciario con uno dei due partiti che compongono la maggioranza del suo governo. A questo punto, dunque, si attende la convocazione di Camera e Senato, che spetta ai due Presidenti, Roberto Fico ed Elisabetta Casellati. Non è chiarissimo quali possano essere i tempi per la convocazione dei parlamentari, anche se appare difficile che possa avvenire già per il prossimo lunedì.

La sfiducia al governo dovrebbe dunque passare attraverso il voto di una mozione parlamentare, dopo un dibattito in cui a Salvini sarebbe chiesto di “spiegare” il perché dello strappo (come caldeggiato proprio dal Presidente del Consiglio). A quel punto la palla passerebbe al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, dopo le canoniche consultazioni, dovrebbe decidere se sciogliere le camere e fissare nuove elezioni oppure tentare di affidare l’incarico di formare un nuovo governo. Difficile che si possa pensare di andare avanti semplicemente con un mini rimpasto di governo, perché a quel punto Conte dovrebbe ritornare alle Camere per ottenere la fiducia. Difficile ipotizzare quale possa invece essere la data per il ritorno alle urne: per votare il 13 ottobre, come ipotizzato da qualche analista, occorrerebbe che le Camere siano sciolte a ridosso del 15 agosto, eventualità abbastanza remota, considerando i passaggi preliminari che coinvolgeranno anche il Presidente della Repubblica. Più ampia la possibilità che si possa votare tra il 20 e il 27 ottobre.

Nel frattempo, si guarda con grande attenzione ai dati che arrivano dai sondaggi elettorali. Come vi abbiamo raccontato, ci sono tre scenari possibili: con il centrodestra unito e coalizione ben oltre la maggioranza assoluta dei seggi sia alla Camera che al Senato; con la Lega da sola, vicinissima al 37% dei consensi e costretta ad allearsi con Fratelli d’Italia dopo le elezioni; con la Lega assieme a Fratelli d’Italia prima delle elezioni, comunque maggioranza assoluta.

Fonte: http://www.fanpage.it/

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