Lunedì il premier riunisce ministri competenti e capi delegazione per decidere un allentamento delle restrizioni, ma a partire dal 24 maggio.
Il Governo Draghi ha fissato alcune date in calendario, dal 24 maggio dovrebbe essere approvato un nuovo decreto, volto a disciplinare le riaperture e a rivedere l’orario del coprifuoco.
Su questo ultimo punto, però, il Premier sembrerebbe essere irremovibile.
Deciso a non cedere alle richieste di chi propone la sospensione o di estenderlo a mezzanotte, l’intenzione del Primo Ministro sembrerebbe essere quella di confermare il coprifuoco fino alle 23:00.
Con il prossimo decreto, in arrivo , si dice , entro il 24 maggio, dovrebbero di nuovo valere le regole attualmente valide per bar e ristoranti in zona gialla, che potranno tuttavia rimanere aperti un’ora in più, ovvero fino alle 23:00 (mentre ad oggi l’orario di chiusura è fissato alle 22:00).
“Dobbiamo essere attenti a bilanciare le ragioni dell’economia con quelle della salute”, aveva già dichiarato qualche giorno fa Draghi.
La sua strategia, quindi, rimane quella di procedere con calma, gradualmente e senza bruciare le tappe.
Ogni decisione, pertanto, verrà presa monitorando la situazione epidemiologica in Italia, nonché i progressi della campagna vaccinale.
Intanto, mentre il Premier italiano sembra deciso a non muoversi dalla sua posizione (nonostante le pressione di maggioranza e opposizione).
C’è già chi ha provato a fare i conti con le perdite derivanti dall’estensione del coprifuoco in Italia fino a luglio.
Questo, d’altronde, è il periodo dove i turisti (italiani e stranieri) prenotano le proprie vacanze estive, e le restrizioni attualmente in vigore potrebbero scoraggiare molti visitatori che, per questo motivo, potrebbero scegliere altre mete.
Secondo un’indagine svolta da Fipe Confcommercio , bar, ristoranti e locali hanno già perso tanto, in termini di incassi, in questi mesi.
Si parla di circa 300 milioni di euro al mese a livello nazionale.
Una cifra questa che è salita a 700 milioni su base mensile quando l’orario del coprifuoco è passato da mezzanotte alle 23:00 e poi alle 22:00.
Solo in Lombardia, per esempio, bar e ristoranti hanno subito perdite per oltre 40 milioni al mese.
Dai dati di Confcommercio, inoltre, è emerso che ad essere i più colpiti dalle disposizioni previste dal nuovo coprifuoco sono stati proprio i pubblici esercizi.
Gli stessi che contano sulle entrate della stagione estiva per la ripresa che, vista la situazione attuale, potrebbero non essere sufficienti.