Ultim’ora: Campania zona rossa. De Luca “dopo le 18 ognuno fa quello che vuole e dopo il week end ora si rischia grosso”

22 Febbraio 2021 - 15:00

Ultim’ora: Campania zona rossa. De Luca “dopo le 18 ognuno fa quello che vuole e dopo il week end ora si rischia grosso”

“Vi siete divertiti? Avete mangiato sul lungomare? Bravi, ora siamo zona arancione e forse entriamo in zona rossa”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Ho visto nel week end le transenne – ha detto – messe sul lungomare quando ormai non servivano più a niente. La sera dopo la sei, se ognuno fa quello che vuole, siamo perduti”.

La polemica del Governatore

“Acquistare i vaccini attraverso gli intermediari penso sia una bestialità, qualche collega del Veneto lo ha proposto, mi permetto di osservare che i vaccini sono diversi dalla grappa barricata, quella puoi comprarla con gli intermediari e neanche quella se la vuoi di qualità”. Lo ha detto il governatore della Campania Vincenzo De Luca.

“I vaccini assolutamente non si possono prendere dagli intermediari. Vanno acquistati con rapporti tra governi nazionali e regionali ma interloquendo con le aziende produttrici e subordinando tutto alle verifiche delle agenzie di controllo sanitario, l’Ema o perlomeno l’Aifa a livello nazionale. A queste condizioni si può cercare anche sul mercato”.

Tagli alle forniture

“L’interlocuzione con l’attuale commissario (Domenico Arcuri,ndr) e’ pessima e non abbiamo concretamente la possibilita’ di fare una programmazione.

Un direttore generale di un’Asl, ad oggi, fine febbraio, non sa con certezza quanti vaccini avra’ a marzo. Questo vuol dire che se devi vaccinare un cittadino che deve avere poi il richiamo, devi pensarci dieci volte perche’ senza garanzia che arrivi il secondo vaccino tu crei un danno al paziente” ha detto il presidente De Luca, che ha definito “sconcertanti” i tagli sulle forniture dei vaccini, spiegando che “dal governo non dicono assolutamente niente”.

“Noi ci auguriamo che il nuovo governo, ma non c’e’ da farsi grandi illusioni, dia un’accelerazione alle forniture. Credo che dobbiamo accelerare i tempi di valutazione dei vaccini da parte di Aifa ed Ema – ha proposto il governatore -.

I tempi di attivita’ di queste agenzie sono incompatibili con i tempi dell’epidemia. Non possiamo perdere mesi. Noi chiederemo che queste indagini si facciano nel giro di pochi giorni, ma in condizioni di sicurezza. L’Ema e l’Aifa devono lavorare anche la notte e devono essere valutati tutti i vaccini presenti nel mondo”.

De Luca ha chiesto che l’Italia si attivi per produrre i vaccini. “Quando ci dicono che ci vogliono mesi per realizzare le tecnologie, io dico che, se cominciassimo a lavorare oggi per 24 ore al giorno, a giugno, luglio, o agosto avremo le tecnologie, in modo particolare i bioreattori che servono per produrre i vaccini. Ma se non abbiamo capacita’ di programazione, continueremo ad arrivare sempre tardi”.

Un anno di Covid in Campania

Un anno di Covid e la Campania conta ben 4120 vittime, 2423 solo nell’area metropolitana di Napoli. E’ proprio in ricordo delle vittime della pandemia e per sensibilizzare la responsabilita’ civica dei cittadini sui comportamenti necessari per l’emergenza sanitaria in corso, che da questa sera e fino a domenica 28 febbraio, il secondo piano del Palazzo del Governo restera’ illuminato fino alle ore 24.00

Vaccini in Campania

Sul tema vaccini rimaniamo sconcertati: da Roma non dicono assolutamente niente, l’interlocuzione con l’attuale Commissario e’ pessima e non abbiamo concretamente la possibilita’ di fare una programmazione”. Vincenzo De Luca torna all’attacco sul capitolo distribuzione dei farmaci e punta il dito sulla struttura commissariale capitanata da Domenico Arcuri.

Nel mirino del Presidente della Campania, intervenuto stamattina a Napoli a margine della presentazione dei nuovi treni Eav per la cumana, i tanti ritardi e le incognite relative alla consegna delle dosi. “Un direttore generale di un’Asl – spiega De Luca – ad oggi, fine febbraio, non sa ancora con certezza quanti vaccini arriveranno a marzo. Questo vuol dire che se vuoi vaccinare un cittadino, che deve poi avere il richiamo dopo venti giorni, devi pensarci dieci volte perche’ non hai la garanzia sulla seconda dose e rischi di determinare un danno al paziente”.

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