L’accordo elettorale siglato da Partito democratico, Sinistra italiana ed Europa verde sta gia’ creando un forte scontento all’interno di Azione. A provocare malumore, secondo quanto viene spiegato, il riferimento contenuto nel patto alle “importanti convergenze in materia ambientale”, sviluppate dalle tre forze politiche, “in particolare nel Parlamento europeo dove abbiamo congiuntamente sostenuto il piano Fit for 55 e contrastato l’inserimento di gas e nucleare nella tassonomia europea”. E’ nota, infatti, la posizione del segretario di Azione, Carlo Calenda, a favore di rigassificatori, termovalorizzatori e nucleare. A far storcere ulteriormente il naso e’ il passaggio, presente sempre nell’intesa, in cui Pd, Sinistra italiana ed Europa verde si adopereranno “convintamente per l’introduzione del salario minimo”. Un tema, quest’ultimo, come viene fatto notare da ambienti vicini ad Azione, che e’ sentito solo nei Paesi in cui – a differenza dell’Italia – la contrattazione collettiva non esiste. “Si tratta di tesi molto ideologiche, contrarie alla nostra visione. A questo punto, sarebbe stato meglio un accordo tra Pd, Azione, Piu’ Europa e Italia viva”, e’ il ragionamento che si fa all’interno di Azione. Viene, inoltre, segnalato come a Calenda non vada giu’ in particolare la posizione, di forte contrapposizione al presidente del Consiglio, Mario Draghi, portata avanti dal segretario di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni. Per il momento Calenda tace, ma dira’ la sua domani pomeriggio, in televisione, ospite di Lucia Annunziata su Rai3.
Ultim’ora Calenda sul punto di rompere con il PD:”accordo con la Sinistra radicale è fuori da agenda Draghi, così non va…”
6 Agosto 2022 - 19:58
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