Questa mattina, intorno alle 11, si è scatenato il panico al Ghetto ebraico di Roma. Una telefonata anonima ha segnalato la presenza di una bomba nella scuola ebraica del Portico d’Ottavia. Subito sono scattate le procedure di sicurezza e i bambini sono stati evacuati dall’edificio.
Ma si trattava di un falso allarme. La Comunità ebraica della Capitale ha spiegato che era tutto programmato. L’allarme bomba era fittizio e faceva parte di un’esercitazione. L’evacuazione era concordata con la scuola e le forze dell’ordine erano al corrente.
La scuola ebraica di Roma ha due sedi: una in via del Tempio e l’altra in via del Portico d’Ottavia. Entrambe sono dotate di protocolli di sicurezza ben consolidati. In caso di emergenza, gli studenti e il personale scolastico vengono portati in un luogo protetto.
L’esercitazione di oggi aveva lo scopo di verificare l’efficacia delle misure di prevenzione e protezione. La Comunità ebraica ha ringraziato le autorità competenti per il supporto e la collaborazione.
Intorno alle 11.40 la situazione è tornata alla normalità. I bambini sono rientrati nelle loro aule e hanno ripreso le lezioni. Nessuno si è fatto male e non ci sono stati danni.
La falsa allerta bomba ha suscitato comunque preoccupazione e indignazione. Il Ghetto ebraico di Roma è un simbolo della storia e della cultura della città. È anche un luogo di memoria delle persecuzioni subite dagli ebrei durante il fascismo e il nazismo.
La Comunità ebraica ha espresso la sua solidarietà a tutte le vittime del terrorismo e della violenza nel mondo. Ha anche invitato a non abbassare la guardia e a difendere i valori della democrazia, della tolleranza e della pace.
Fonte: Fanpage
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