Ultim’ora: addio zone arancioni. Italia sempre più bianca e riaperta. Coprifuoco alle 23

11 Maggio 2021 - 12:52

Ultim’ora: addio zone arancioni. Italia sempre più bianca e riaperta. Coprifuoco alle 23

Per il governo è arrivato il tempo di fare il «tagliando» sul «rischio ragionato» che ha dato il via, lo scorso 26 aprile, alle prime riaperture.

E sempre sulla strada della «gradualità e prudenza» invocata dal presidente Draghi, onde evitare passi di falsa-ripartenza, nei prossimi giorni è prevista una prima riunione della cabina di regia del governo, in vista del confronto con le Regioni, per definire se è possibile procedere con le nuove riaperture, nel rispetto dei dati sull’andamento dell’epidemia di Coronavirus.

Le principali novità dovrebbero riguardare la revisione dei parametri che definiscono i colori, e di conseguenza le limitazioni e aperture, delle varie regioni e province autonome e il posticipo alle 23 del coprifuoco. 

Meno peso all’indice Rt e più attenzione alla pressione ospedaliera

Il Cts e i tecnici delle Regioni stanno lavorando a una revisione dei parametri da utilizzare per definire le restrizioni (e di conseguenza i colori) della suddivisione in fasce di rischio i territori.

L’idea è quella di far pesare meno l’indice di trasmissibilità (Rt), dando invece maggior peso agli indici di pressione ospedaliera, in particolare sulle terapie intensive, e al tasso di vaccinazione delle persone a maggior rischio e ai fragili.

nodo del coprifuoco

 

La questione dello slittamento alle 23 del coprifuoco continua a tener banco. Mentre si fanno sempre più insistenti le pressioni delle Regioni per il posticipo di almeno un’ora della misura, da Roma, in via prudenziale, si preferiscono tenere, al momento, fissi i paletti, con la speranza di poterli progressivamente allentare sempre più con l’andare del tempo.

Nell’esecutivo tutte le forze politiche, Draghi incluso, sono inclini per un iniziale spostamento alle 23. Resta da definire però la data in cui il coprifuoco verrà fatto slittare.

Al momento ci sono due ipotesi. La prima prevede il posticipo dell’orario già da lunedì 17 maggio, quando entreranno in vigore le nuove misure e le nuove riaperture. Nel secondo caso, invece, potrebbe invece slittare a partire dal 24 maggio.

Quest’ultima ipotesi sarebbe caldeggiata in particolare dal ministro Speranza e dal Cts, non contrari alla proroga del coprifuoco, ma più inclini ad avere un approccio più prudenziale, in attesa di avere una panoramica più completa degli impatti delle prime riaperture.

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