Il giornalismo italiano perde una figura di spicco con la morte di Massimo Enrico Milone, il giornalista responsabile di Rai Vaticano, avvenuta a 68 anni. La notizia è stata resa nota da Antonello Perillo, suo collega vicedirettore di TGR Rai, tramite un post sui social.
Milone, nel corso della sua lunga carriera, ha ricoperto importanti incarichi, tra cui quello di caporedattore di TGR Campania e di presidente dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (Ucsi).
Perillo ha espresso grande dolore per la perdita di un amico e collega, definendolo un “grandissimo giornalista e un immenso uomo”. Il post ha ricevuto numerosi commenti di sorpresa e affetto da parte di chi ha appreso la notizia.
Laureato in giurisprudenza, Milone ha iniziato la sua carriera di giornalista giovane collaborando per il quotidiano Avvenire. Nel 1979 è entrato a far parte della Rai e ha seguito da vicino alcuni dei momenti più importanti dell’epoca in Campania, tra cui il rapimento di Ciro Cirillo e il terremoto dell’Irpinia.
Negli ultimi anni Milone ha ricoperto il ruolo di responsabile di Rai Vaticano e ha realizzato importanti lavori, come lo speciale ‘I ragazzi di Papa Francesco’, prodotto in collaborazione con il TG1, in seguito al viaggio del Pontefice in Brasile, per la Giornata della Gioventù del 2023.
Milone è stato anche autore di diversi saggi, tra cui il libro ‘Giovani, nuovi mestieri ed emarginazione’ pubblicato dal Sole 24 Ore e ‘Carcere e pena. Riconciliazione, l’Utopia Possibile’ pubblicato con l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli.
Chi ha conosciuto Milone lo ricorda come una persona gentile, cordiale e sempre disponibile, una grande persona che ha lasciato un segno importante nel mondo del giornalismo italiano. La sua scomparsa lascerà un vuoto difficile da colmare.
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