Ultim’ora, addio a Giorgio Napolitano: l’ex presidente della Repubblica è morto a 98 anni

22 Settembre 2023 - 20:11

Ultim’ora, addio a Giorgio Napolitano: l’ex presidente della Repubblica è morto a 98 anni

Giorgio Napolitano, figura storica della politica italiana, è deceduto oggi a Roma all’età di 98 anni. Lascia  due figli, Giovanni e Giulio, e sua moglie, Clio Bittoni, con cui è stato sposato dal 1959. Napolitano aveva subito un’operazione all’addome nel maggio del 2022 all’ospedale Spallanzani di Roma ed era stato ricoverato in una clinica romana per mesi. Egli ha ricoperto il ruolo di Presidente della Repubblica dal 2006 al 2015, diventando il primo presidente ad essere eletto per un secondo mandato nella storia repubblicana e il primo proveniente dal Partito Comunista. Inoltre, ha servito come presidente della Camera, ministro, senatore a vita ed europarlamentare.

Biografia

Napolitano è nato a Napoli il 29 giugno 1925 e nel 1945 si è affiliato al Partito Comunista Italiano, inizialmente come militante e poi come dirigente. Egli si è laureato in giurisprudenza nel 1947 presso l’Università di Napoli Federico II, presentando una tesi di economia politica dal titolo “Il mancato sviluppo del mezzogiorno”. Durante gli anni universitari, ha fatto parte dei Gruppi Universitari Fascisti (GUF), esperienza che successivamente ha descritto come un “vivaio di energie intellettuali antifasciste”.

All’interno del PCI, Napolitano è passato da una posizione riformista a quella dei “miglioristi” negli anni Ottanta, contrapponendosi all’ala più radicale del partito dopo la morte di Giorgio Amendola. La giornalista Miriam Mafai li distinse soprannominando Napolitano “Giorgio o’sicco” e Amendola “Giorgio o’ chiatto”.

Durante l’invasione sovietica dell’Ungheria nel 1956, Napolitano si oppose alla tendenza di allontanarsi dal partito e sostenne l’intervento sovietico, ritenendo che avrebbe contribuito a mantenere la pace mondiale. Tuttavia, nel 1968, quando l’esercito sovietico repressero la Primavera di Praga, Napolitano e il PCI criticarono l’invasione.

Napolitano è stato anche coinvolto in uno scontro con il segretario del PCI, Enrico Berlinguer, sulla “questione morale” dei partiti.

L’elezione a presidente della Camera

Il 3 giugno 1992 è stato eletto presidente della Camera, mentre ha ricoperto il ruolo di ministro dell’interno e della protezione civile nel governo Prodi dal maggio 1996 all’ottobre 1998. È stato nominato senatore a vita da Carlo Azeglio Ciampi il 23 settembre 2005. Nel 2006, è stato eletto Presidente della Repubblica con 543 voti, diventando il primo Capo dello Stato italiano a essere rieletto per un secondo mandato con 738 voti nel 2013.

Napolitano ha condiviso i momenti di gioia nazionale, come la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio di Berlino nel luglio 2006, ma ha anche affrontato sfide difficili durante la crisi economica. È stato coinvolto indirettamente nel processo sulla presunta trattativa Stato-mafia, con una deposizione eccezionale alla Corte di Palermo.

Nel 2021, è diventato il presidente della Repubblica italiana più longevo, superando il suo predecessore, Carlo Azeglio Ciampi, scomparso nel 2016 all’età di 95 anni. Giorgio Napolitano è stato una figura centrale nella storia della Repubblica italiana, partecipando attivamente ad ogni sua fase.