«Cancellazione definitiva dell’Irap» e «salario minimo legale di 9 euro lordi l’ora». Sono solo due dei punti centrali del programma elettorale definitivo che il Movimento 5 Stelle ha pubblicato per le elezioni politiche del 25 settembre. Il titolo è Dalla parte giusta, cure e coraggio per l’Italia di domani e già in prima pagina identifica nell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte il Capo della forza politica. «Da quando siamo entrati in Parlamento, la nostra azione ha sempre eseguito un’unica strada: la tutela degli interessi dei cittadini», recita il post su Facebook, «intendiamo proseguire su questa strada e portare a termine il lavoro che abbiamo iniziato». Poche righe in cui si mette subito in chiaro che il tempo per accordi e coalizioni è finito: «A finte alleanze, matrimoni di comodo e balletti abbiamo preferito la serietà». E allora ecco che ritorna la battaglia per il salario minimo, al quale verranno affiancate norme per «agevolare la sottoscrizione di contratti a tempo indeterminato». Oltre a questo, la lotta contro il precariato per il M5S passa anche per l’eliminazione degli stage e dei tirocini gratuiti: «Prevedere pertanto un compenso minimo ai fini pensionistici». Per quanto riguarda le imprese, invece, oltre al taglio del cuneo fiscale è prevista anche l’eliminazione «definitiva» dell’Imposta regionale sulle attività produttive. Non viene dimenticato il reddito di cittadinanza che, anzi, verrà rafforzato così come sarà migliorato anche il monitoraggio delle misure antifrode.
In materia di diritti civili, invece, il Movimento mette per iscritto la propria volontà di lottare per il matrimonio egualitario, che verrebbe poi accompagnato anche a una legge contro l’omotransfobia. Per quanto riguarda la cittadinanza, è prevista anche la voce ius scholae. Appare poi decisa l’intenzione di procedere con la regolamentazione della coltivazione della cannabis per uso personale: un modo, si legge, per «contrastare il business della criminalità organizzata» e allo stesso tempo «superare le criticità connesse alla produzione limitata di cannabis per uso terapeutico».
Nel capitolo Dalla parte delle donne si accenna all’equiparazione dei tempi di congedo di paternità e maternità «per rendere concreta la parità di genere nella gestione familiare», ma anche la voce “Parità salariale”. L’obiettivo del M5S sarà, quindi, quello di introdurre misure per «un’effettiva parità» salariale tra uomini e donne di fronte alle stesse qualifiche e alle stesse mansioni.
Nelle altre pagine del programma si leggono capitoli dedicati alle imprese, alla casa, all’ambiente (con il modello di “società a 2000 watt”), alla salute, all’inclusione, alle istituzioni, poi ancora sviluppo, legalità, scuola, animali, tecnologia, agricoltori e turismo. Per quanto riguarda i giovani, invece, il Movimento punta sugli incentivi all’imprenditoria giovanile e alle startup, alla stabilizzazione degli sgravi per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36.