La regione Campania intende costruire una cittadella direzionale a 200 metri in linea d’aria del Centro direzionale. I cittadini che lavorano nell’area esprimono una certa preoccupazione, al quale il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi replica: «Il tema reale è che il Centro direzionale rappresenta una grande risorsa per la città: è un insediamento importante in un’area strategica vicino alla stazione dell’Alta velocità e all’aeroporto e chiaramente c’è la volontà del Comune di fare un investimento».
Almeno un miliardo di euro verranno investiti in tale progetto, di cui la metà soldi pubblici (che condurrebbe allo svuotamento del Centro direzionale).
Nella conferenza di servizi, che si dovrebbe chiudere entro la prima settimana di agosto, il Comune dovrebbe esprimere l’assenso al progetto del governatore. Gaetano Manfredi non si esprime sul progetto, ma circa il futuro del Centro direzionale afferma: «Vogliamo trasformare il Centro direzionale in uno dei luoghi di sviluppo dell’area est. E bisogna partire da una considerazione: che il modello è nato come un business district cioè sugli uffici, sul lavoro da ufficio ed è un modello superato da 20 anni. Anche in altri posti come Milano e Roma è andato in crisi e si è trasformato in una realtà multifunzionale in grado di differenziare gli utenti e fare in modo che possono essere vissuti tutti i giorni per 24 ore».
Obiettivo del Comune è quello di favorire i collegamenti tra il Centro direzionale e il resto della città, nonché di abbattere le barriere che lo separano dai quartieri confinanti.
«È un filone – sostiene Manfredi – sul quale stiamo lavorando con le Ferrovie dello Stato. Cioè aprire la stazione su corso Meridionale, questo significa stabilire delle relazioni più dirette tra i vari luoghi del quartiere con il Centro direzionale. Tutto questo lavoro che stiamo facendo va nella direzione di un grande rilancio dell’area di Gianturco dove ci sono investimenti nel settore della ricerca che rappresenta un grande attrattore».
