Livio Cori si racconta a Retenews24:tra “tarantelle” e progetti in arrivo.

31 Luglio 2022 - 17:14

Livio Cori si racconta a Retenews24:tra “tarantelle” e progetti in arrivo.

Ciao Livio, buongiorno e benvenuto a ReteNews24, per iniziare ti va di parlarci del tuo nuovo singolo “tarantelle”, com’è nato e soprattutto che storia ha alle spalle.

“Guarda il pezzo è nato giusto un anno fa in studio.

Ero in compagnia di Mike Lennon e Renzo Stone (i due produttori del brano), e stavamo facendo un po’ di fashion.

La prima cosa che nacque fu la parte del sound, quindi tutto ciò che è legato al “music vibe”, poi dopo ragionandoci un po’ su è nato anche il testo.

Le “tarantelle” sono un po’ la parte significativa delle relazioni, “senza tarantelle che relazione è?”

Di conseguenza ho voluto trovare proprio questo argomento, che ho ritenuto estremamente giusto e corrente, per fa sì che ne uscisse fuori un bellissimo pezzo.

Ognuno nella sua quotidianità vive costantemente di tarantelle e quindi perché non farlo diventare proprio uno slogan?

Il testo è nato in maniera molto scherzosa avevo buttato giù quel: “Tara ra ra ra ta tarantelle” è nata così, avevamo intenzione di scartarla questa parte ma poi ci siamo resi conto che doveva essere proprio la linea guida della canzone.”

Livio tu parlavi delle “tarantelle” nelle relazioni, parlando proprio di queste ultime tu che tipo di relazione hai con i tuoi fan?

“Guarda per me il rapporto con i fan è tutto, io non sono affatto quel tipo di artista che resta freddo e distaccato, anzi ti dirò durante i miei live cerco sempre il contatto con il pubblico anche dal palco.

Inoltre, mi piace molto durante i live sedermi sul bordo del palco ed entrare in contatto con loro, non penso sia mai capitato che rifiutassi una foto o un autografo, per me loro sono vita.

Io credo che nonostante possa alle volte rovinarsi un live mentre si parla al pubblico, io credo che questa situazione invece sia solo un ulteriore passaggio da fare per far assorbire meglio le mie emozioni e le mie parole ai fan.

Noi abbiamo delle grandi responsabilità perché molte volte le persone si aspettano tanto da te e quindi per nessun motivo dobbiamo deluderli.”

 Sei un figlio di Napoli, sei uno scugnizzo dei quartieri, che rapporto hai con la tua città?

“Guarda Luigi per me Napoli è vita, sono legato in maniera viscerale a lei, alle volte quasi ci soffro quando parto e soprattutto mi allontano solo se estremamente necessario.

Poi sono estremamente legato anche ai luoghi di questa città, ti dirò Mergellina per me è il mio “psicologo”, quando sono giù o sono triste non ci penso due volte ad andare a farmi una passeggiata per Mergellina nessuno ti cura meglio di lei.

Napoli è una città difficile, ma ce ne sono tantissime altre difficili come Napoli, se non di più, ma credo sia l’unica in grado di regalarti emozioni stupende.

Inizialmente io la criticavo, però poi mi sono reso conto della ricchezza che avevo, nel vivere qui, ed ho subito smesso.

“Era più quello che mi dava che quello che mi toglieva”.

Fino adesso abbiamo parlato dei rapporti, che ne pensi adesso di parlarci un po’ dei tuoi progetti?

“Guarda subito dopo “tarantelle” è uscito anche un EP dal nome omonimo “Tarantelle”, il quale ha all’interno cinque miei nuovi brani.

Sto pensando di non far passare troppo tempo e di farne uscire un altro nel più breve tempo possibile.

Nel campo musicale bisogna cogliere al volo questi momenti, dopo due anni di pandemia bisogna mettersi a lavoro e sfornare quanto più possibile, ma sempre tenendo in considerazione la qualità del prodotto.

Sto pensando anche ad un album ma su quello è un discorso da prendere più con le pinze perché io pretendo da me stesso di fare cose in maniera molto ordinata e, di conseguenza non mi va di fare cose affrettate.”

Livio in chiusura vorrei farti due domande abbastanza collegate fra loro.

Dove credi tu possa spingerti con la musica e soprattutto dove vorresti arrivare.

“guarda non mi sono mai posto questa domanda, io credo che le cose accadano perché devono accadere.

Non mi sarei mai aspettato di partecipare a Sanremo nel 2019, ed invece sono salito su quel palco; quindi, credo tanto che siamo in mano al destino.

Certo io lavoro giorno dopo giorno affinché non sia una sorpresa ciò che accade ma solo una ricompensa per il lavoro fatto.

Ovviamente io spero di fare questo lavoro a lungo termine ovviamente avendo quanto più successo possibile nel breve senza mai cercare delle scorciatoie per farlo.

La mia priorità almeno per i prossimi trent’anni è questa, ma soprattutto si sono felice di essere un autore e compositore ma ciò che voglio fare è suonare.

Io desidero di ritornare a fare live in maniera continua a cantare e ad emozionarmi sul palco.

Prima della pandemia avevo lanciato un tour europeo, che però si è stroncato dopo solo due date, ecco quello vorrei riprenderlo perché ci tengo a portare la mia cultura musicale in altre culture.

E poi perché no uno dei miei obbiettivi e far sì che possa arrivare un bel Grammy, già immagino i titoli

“Livio Cori, Grammy napoletano “ovviamente con tanta umiltà.”

Se ti fosse concesso di fare un salto nel passato cosa rifaresti di nuovo e cosa cambieresti?

“Guarda io sono molto soddisfatto di ciò che ho fatto ,considerando da dove partivo e le possibilità che avevo in partenza, penso di averne fatta un po’ di strada, di certo non è che abbia scalato l’Everest ma comunque mi sono tolte grandi soddisfazioni.

Non sono appagato al 100% perché comunque ho sempre voglia di fare e di sorprendere dapprima me stesso.

Di tutto ciò che ho fatto non mi pento di nulla.

Se potessi tornare indietro io penserei di fare tutto nuovamente perché tutto ha un senso, e soprattutto tutto accade per un motivo quindi credo che dovesse andare esattamente così.

Forse di una cosa mi sono pentito, quello di aver perso troppo tempo con persone che si sono rivelate superficiali, ma non ne faccio un dramma perché in fin dei conti non è morto nessuno.

A dire il vero io sono molto severo con me stesso, di conseguenza credo che se si sono verificate determinate cose la colpa è anche la mia, non scarico mai le colpe sugli altri.

Ma va bene così sono molto contento di tutto ciò che ho fatto”.

 

Livio ti ringraziamo davvero per esserti raccontato a Retenews24 e ti auguriamo tanto successo perché lo meriti.

“grazie a voi per questa chiacchierata ed un saluto a tutti i vostri lettori da Livio Cori.”