La manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto, “Sana Slow Wine Fair”, si terrà in presenza a Bologna da domenica 27 a martedì 29 marzo 2022, rappresentando il primo passo concreto di quella transizione ecologica che caratterizzerà i prossimi decenni. L’evento fieristico vitivinicolo è organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, in partnership con FederBio e Confcommercio Ascom Bologna, il supporto del ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’ICE (l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane). Sana Slow Wine Fair nasce dal connubio tra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con il Salone Internazionale SANA e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità e della sostenibilità ambientale. Questa fiera programmata alla fine di febbraio è stata posticipata per favorire lo svolgimento in sicurezza e agevolare la partecipazione degli operatori nazionali e internazionali che stanno dimostrando grande attenzione a questo nuovo evento. A Bologna arriveranno cantine provenienti da tutta Italia e dall’estero: Albania, Argentina, Bosnia, Brasile, Bulgaria, Cile, Croazia, Francia, Germania, Macedonia, Montenegro, Perù, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Stati Uniti. Un giro del mondo insieme ai grandi vini che rispondono ai principi della Slow Wine Coalition e che sono ispirati dal Manifesto Slow Food per il vino buono, pulito e giusto, cioè che sia sostenibile dal punto di vista ambientale, la cui produzione non impatti sul paesaggio in cui si inserisce per cui semplicemente esprimere il concetto di sostenibilità ambientale e tutela del paesaggio delle aziende vitivinicole nei propri territori a 360°. Sana Slow Wine Fair sarà una preziosa occasione di confronto per un certo tipo di vino, in forte espansione, da parte dei produttori e consumatori per ripartire su basi diverse rispetto a quelle dell’era pre-pandemia, sulle quali fioriscano nuove idee. Quale occasione migliore se non farlo con l’organizzazione di SANA, che vanta un’esperienza trentennale. In questi giorni si è avuta anche la conferenza stampa per presentare la più importante manifestazione dedicata al mondo del vino biologico e naturale. Ad aprire la serie di interventi Carlo Petrini, presidente di Slow Food, che ha dichiarato che “Sana Slow Wine Fair di Bologna arriva in una fase storica nella quale siamo chiamati a uno sforzo definito transizione, un termine che non deve spaventare: «Dobbiamo viverla come un momento di liberazione, di passaggio dal consumismo compulsivo a un consumo funzionale al rispetto dei beni comuni e dei beni relazionali». È proprio sull’importanza delle relazioni, dell’alleanza strategica tra i diversi soggetti della filiera del vino, che si è soffermato il fondatore dell’associazione della Chiocciola: «È giunto il momento di lasciare spazio alla cooperazione e alla condivisione – ha aggiunto Petrini – perché una società fortemente competitiva non può raggiungere gli obiettivi della transizione ecologica. L’appuntamento di Bologna è importante perché non riguarda solo i produttori, ma coinvolge anche i cittadini, che del vino sono appassionati e consumatori, e il mondo della distribuzione: insieme, perché il bene comune riguarda l’interesse di tutti”. “Sana Slow Wine Fair sarà la nostra Terra Madre del vino” gli ha fatto eco Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition che ha aggiunto anche che “sarà la prima occasione per i delegati, provenienti da tutte le regioni d’Italia e da 18 Paesi del mondo, per condividere esperienze e princìpi, visioni comuni e prospettive. A Bologna si rafforzeranno anche legami commerciali tra tutte quelle persone impegnate a rivoluzionare un comparto, quello del vino, che deve spiccare il volo non solo dal punto di vista dell’immagine, ma anche e soprattutto per quanto riguarda la consapevolezza della propria importanza ambientale”. Alla conferenza stampa ha preso parte anche Stefano Patuanelli, ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, secondo cui “ci sono cose che non si possono misurare con i dati: penso al valore sociale delle osterie o al vino, che non è soltanto Pil o un prodotto da piazzare sul mercato, ma cultura”. A seguire anche l’intervento di Gianpiero Calzolari, presidente BolognaFiere Spa che ha affermato “soddisfazione per la nascita di una nuova fiera «che parte con grandissime ambizioni e un bagaglio di valori innovativi che vedono protagonista BolognaFiere», sottolineando inoltre l’importanza della partnership con FederBio e Slow Food, protagonista da oltre trent’anni delle riflessioni sulle strade che l’agricoltura deve prendere”. Daniele Ara, assessore all’Agricoltura e Agroalimentare del Comune di Bologna, ha invece sottolineato “la volontà del capoluogo emiliano di avere «una food policy, di puntare sull’educazione alimentare, evidenziando il legame con il territorio per una ripresa economica e turistica. Manifestazioni come questa, oltre all’aspetto economico, trasmettono valori che la città di Bologna sposa in pieno: riconversione ecologica, il modo in cui produciamo, acquistiamo e consumiamo”. “Questa manifestazione è il punto di partenza di un lavoro da sviluppare nei prossimi anni – ha commentato Giancarlo Tonelli, Direttore Generale Confcommercio Ascom Bologna, sottolineando l’interesse che molti loro soci hanno attribuito all’evento”.
Sana Slow Wine Fair si aprirà con tre convegni internazionali online il 22, 23 e 24 marzo per consentire la più ampia partecipazione possibile del pubblico e il confronto con il maggior numero di delegati dall’Italia e dall’estero. Tutto è pronto ed è previsto domenica 27 marzo in presenza a BolognaFiere. Ad aprire la manifestazione del vino buono, pulito e giusto un’assemblea plenaria in cui sono rielaborati in un documento unico i temi discussi durante gli incontri online, sintesi della rivoluzione nel mondo del vino che la Slow Wine Coalition desidera portare avanti.